Firrarello: "Protestiamo perché la nuova rete ospedaliera penalizza ancora Bronte" - QdS

Firrarello: “Protestiamo perché la nuova rete ospedaliera penalizza ancora Bronte”

Firrarello: “Protestiamo perché la nuova rete ospedaliera penalizza ancora Bronte”

Redazione  |
mercoledì 15 Gennaio 2025

L'invito arrabbiato del sindaco di Bronte Pino Firrarello che rivolge una lettera al Direttore dell’Asp di Catania

Prendo atto che si vuole trasformare l’ospedale di Bronte in una modesta infermeria. Ripensateci ed incontriamoci”. Invito arrabbiato del sindaco di Bronte Pino Firrarello che rivolge una lettera al Direttore dell’Asp 3 di Catania, dott. Giuseppe Senzio Laganga ed al dirigente regionale della Sanità siciliana, dott. Salvatore Jacolino.

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Firrarello: “Chi governa la sanità siciliana non può dimenticarsi dell’Ospedale di Bronte”

Firrarello, infatti, dopo aver avuto contezza della proposta presentata sulla nuova rete ospedaliera dell’Asp, accorgendosi che non solo le richieste del territorio, che rivendica il diritto ad avere un Ospedale di Base, sono state disattese, ma che il Castiglione Prestianni, sarebbe stato ulteriormente ridimensionato, ai 2 direttori scrive: “Avendo avuto contezza della proposta di modifica della rete ospedaliera regionale, manifesto tutto il mio disappunto poiché constato la volontà di trasformare il presidio ospedaliero di Bronte in una modesta infermeria”.

Firrarello contesta duramente non solo quanto deciso per l’ospedale di Bronte, ma l’intera strategia che vede sempre potenziare gli ospedali di Catania a danno di quelli di periferia. “Il potenziamento degli ospedali cittadini – infatti scrive – è un grave errore che non tiene conto del loro intasamento e dei gravi disagi che si causano all’utenza. Sarebbe più utile creare un sistema armonico che permetta anche agli ospedali di periferia di garantire i servizi”.

“Vi invito a ripensare alla proposta”

Ed il sindaco di Bronte del contenuto della missiva inviata ai 2 direttori, sta informando tutti i sindaci del comprensorio servito dall’ospedale Castiglione Prestianni. “Chi governa la sanità catanese e siciliana – poi a noi spiega – non può dimenticare che l’ospedale di Bronte è a servizio di una popolazione di oltre 50 mila abitanti, divisa in una decina di Comuni distanti dai centri più attrezzati perché collegati da una viabilità lenta ed anacronistica, che durante l’inverno rischia di diventare impercorribile. Pensate ad un paziente che da San Teodoro o ancora peggio da Floresta o Santa Domenica Vittoria deve correre in ospedale. Già in condizioni normali impiega 40 minuti per arrivare a Bronte, figuriamoci se deve proseguire per Biancavilla.”

“In passato ragazzi, costretti a raggiungere l’ospedale di Biancavilla, hanno rischiato la vita. Chi governa, inoltre, non può dimenticare, che se è vero che Catania vanta una popolazione di 270 mila abitanti, i residenti distribuiti nel resto della provincia sono circa 800 mila. Anche costoro hanno dei diritti. Che parliamo fare di Aree interne se poi non garantiamo a questi territori il diritto alla salute?”

E l’Ospedale di Bronte negli ultimi anni ha subito tutta una serie di soppressioni e soffre di una cronica carenza di medici ed infermieri che ne hanno compromesso la funzionalità. Anche alla luce di ciò Firrarello ha concluso la sua lettera invitando i direttori Senzio Laganga e Jacolino a rivedere quanto previsto per il Castiglione Prestianni nella rete ospedaliera regionale. “Vi invito – infatti si legge – a ripensare la proposta elaborata e programmare un incontro con gli amministratori di questo versante, in quanto occorre trovare il giusto equilibrio tra i budget e gli interessi dei cittadini, cui va assicurato il diritto alla salute”.

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