Dall’analisi dei più popolosi Comuni dell’Isola e dei capoluoghi di provincia, emerge un quadro spese frammentato, fatto di disequilibri e qualche eccesso.
Costi ancora lontani dai tagli promessi dall’Ars che, con la legge 11 del 2015, ha annunciato importanti riduzioni di amministratori e indennità. Tagli che, però, arriveranno solo dopo le prossime elezioni.
Nel frattempo, i Comuni siciliani arrancano, tra disservizi e opere pubbliche bloccate, mentre gli amministratori sembrano avere ancora tanta strada da fare per riuscire a superare l’immobilismo in cui sono impantanati, che blocca lo sviluppo del territorio.