Secondary ticketing, da Assomusica denuncia ad Agcom - QdS

Secondary ticketing, da Assomusica denuncia ad Agcom

Secondary ticketing, da Assomusica denuncia ad Agcom

sabato 04 Maggio 2019

Segnalato all’Agcom le maggiorazioni fino a 15 volte e oltre dei prezzi ufficiali dei biglietti

ROMA – Assomusica, l’associazione degli organizzatori e produttori di spettacoli di musica dal vivo, ha presentato un esposto denuncia all’autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) e all’Antitrust (Agcm) per chiedere di sanzionare i siti di secondary ticketing.

L’associazione, alla quale aderiscono oltre 120 imprese che realizzano l’80% dei concerti in Italia, ha segnalato all’Agcom le maggiorazioni fino a 15 volte e oltre dei prezzi ufficiali dei biglietti sui siti ‘Viagogo’, ‘StubHub’ e ‘MyWayTicket’ per alcuni concerti come ad esempio i tour di Jovanotti, Laura Pausini, Biagio Antonacci, Elisa, The Giornalisti e Jack Savoretti. Ad esempio, denuncia Assomusica, “per il tour ‘Jova Beach Party’ di Jovanotti a fronte di un biglietto con posto unico fissato a 52 euro per la data del 28 agosto a Lignano Sabbiadoro, su Viagogo si può arrivare fino a 300 euro, cioè 6 volte in più (+500%). Per altre date (6 e 27 luglio 2019) su MyWayTicket si può arrivare a 402 euro ma su StubHub si toccano anche i 960 euro (+1.750%)”.

“Chiediamo all’autorità a cui vengono attribuiti i poteri di controllo – spiega il presidente di Assomusica, Vincenzo Spera – di fare applicare la legge contro il secondary ticketing (legge n. 232 dell’11 dicembre 2016) e in particolare il comma 545 che prevede sanzioni pecuniarie da 5.000 a 180 mila euro per quanti illecitamente fanno lievitare i prezzi dei biglietti a discapito dei consumatori finali. La soluzione individuata dal Governo del biglietto nominativo nel settore della musica live – prosegue Spera – riteniamo che oltre a non essere necessaria, comporterà danni certi agli operatori del settore, sia per i maggiori costi da sostenere per i servizi di controllo, sia per l’enorme allungamento dei tempi di afflusso agli eventi e sia per la perdita di tutte quelle forme di prenotazione, promozione e regalo di biglietti, non più consentite allo spettatore, che comporteranno una sicura contrazione delle vendite”.

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