Il 49,3% degli occupati è stato assunto con contratto a tempo determinato o lavoro autonomo in regime agevolato. I numeri arrivano dal Monitoraggio nazionale 2019 sul Sistema degli Istituti Tecnici Superiori
L’80% dei diplomati (2.068) degli Istituti tecnici superiori ha trovato lavoro entro un anno dal diploma, nel 90% dei casi (1.860) in un’area coerente con il percorso di studi concluso.
Del 20% dei non occupati o in altra condizione, il 10,3% non ha trovato lavoro, il 4,8% si è iscritto a un percorso universitario, il 2,1% è in tirocinio extracurricolare e il 2,8% è risultato irreperibile.
Quanto alle tipologie di contratto, il 49,3% degli occupati è stato assunto con contratto a tempo determinato o lavoro autonomo in regime agevolato. I numeri arrivano dal Monitoraggio nazionale 2019 sul Sistema Its (Istituti Tecnici Superiori), e sono stati resi noti ieri nella sede del Miur.
Sono intervenuti Giovanni Biondi, Presidente di Indire, l’Istituto che ha realizzato il monitoraggio, Carmela Palumbo, Capo Dipartimento per il sistema educativo di Istruzione e Formazione, Maria Assunta Palermo, Direttore Generale per gli Ordinamenti Scolastici e la Valutazione del Sistema Nazionale di Istruzione, Cristina Grieco, Assessore per l’Istruzione e la Formazione della Regione Toscana e Responsabile del Coordinamento Tecnico della IX Commissione della Conferenza dei Presidenti delle Regioni.
“Gli Its – ha detto il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti – rappresentano un segmento giovane del nostro sistema formativo, che ha già dimostrato di essere una punta di eccellenza: il numero degli iscritti aumenta di anno in anno, a testimonianza dell’alta qualità dell’offerta formativa e della garanzia di un quasi immediato ingresso nel mondo del lavoro. Il nostro Paese ha bisogno di tecnici qualificati in grado di inserirsi nei settori strategici del sistema economico-produttivo”.
“Ho firmato il decreto – ha aggiunto – che stanzia 32 milioni di euro che le Regioni potranno destinare al fondo per il finanziamento degli Its e ci saranno a disposizione 10 milioni in più rispetto all’anno precedente. Con queste risorse, saranno circa 3.000 i giovani in più che, terminata la Scuola secondaria di secondo grado, potranno accedere agli Istituti Tecnici Superiori”. Gli esiti del Monitoraggio nazionale 2019 sottolineano l’efficacia e la stabilità del canale formativo terziario professionalizzante degli Its, che si confermano una delle novità più significative nel panorama della formazione terziaria professionalizzante. Una novità che ha convinto le imprese. I dati dimostrano che gli Its rispondono a un bisogno reale delle imprese e colgono le diverse tendenze del mercato del lavoro. Infatti, il partenariato delle Fondazioni Its coinvolte nel monitoraggio è costituito per il 37,4% da imprese.
Nelle attività di stage le imprese coinvolte sono state 2.467. Nel 30% dei percorsi realizzati, le tecnologie abilitanti 4.0 sono utilizzate nelle attività didattiche come strumenti per realizzare prodotti.
La rilevazione si è concentrata sugli esiti occupazionali a dodici mesi dal diploma per le studentesse e gli studenti che hanno concluso i percorsi presso gli Its fra il primo gennaio e il 31 dicembre 2017 e ha riguardato 139 percorsi Its erogati da 73 Fondazioni Its su 103 costituite, 3.367 iscritti e 2.601 diplomati.