Dopo vent’anni di divieto tassativo, vinta battaglia intrapresa per difendere l’eccellenza. L’imminente ripresa dell’attività equivale a nuova occupazione per circa 50 addetti
FAVIGNANA – A seguito del decreto dello scorso 17 aprile sulla campagna di pesca del tonno, emanato dal ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo (Mipaaft), l’azienda Castiglione ha avviato le operazioni di calo della tonnara di Favignana, dopo vent’anni di divieto tassativo.
“Ringraziamo il ministero per l’ottimo lavoro svolto – commenta l’imprenditore Filippo Amodeo, amministratore dell’azienda Nino Castiglione srl, primo produttore italiano di tonno in scatola”.
Una battaglia intrapresa per non far morire una antica tradizione. Nel novembre 2018, il Mipaaft ha accreditato l’azienda trapanese come soggetto in possesso dei requisiti tecnico-amministrativi per il calo della tonnara di Favignana, senza però definire la quota di pesca. Solo con l’ultimo decreto dello scorso 17 aprile sono stati chiariti i criteri di assegnazione.
“L’attuale distribuzione delle quote non garantisce la sostenibilità economica della tonnara. Il rischio imprenditoriale è molto alto – sottolinea Filippo Amodeo – ma la nostra ambizione è essere partner tecnico di amministrazioni locali e nazionali e, assieme a loro, dare dignità al nostro territorio attraverso la pesca sostenibile, l’indotto e il turismo, la ripresa degli antichi mestieri, le produzioni di eccellenza”.
Un plauso arriva anche dal sindaco delle Egadi, Pagoto: “La riapertura della tonnara è una straordinaria opportunità di lavoro per molti dei nostri giovani e per l’indotto, con in primo piano la tutela ambientale. Tutti noi volevamo vedere la tonnara tornare in vita, perché l’attività rappresenta un obiettivo dai risvolti importanti per lo sviluppo sia economico sia sociale”. La ripresa di questa attività equivale a occupare circa 50 addetti e significa anche recuperare la lavorazione e l’inscatolamento del tonno rosso del Mediterraneo.