Cefalù, piantagione indoor di marijuana e tritolo, tre arresti - QdS

Cefalù, piantagione indoor di marijuana e tritolo, tre arresti

redazione

Cefalù, piantagione indoor di marijuana e tritolo, tre arresti

martedì 02 Luglio 2019

La serra, in un magazzino vicino a un casolare di campagna, era dotata di ventilatori aspiratori e lampade alogene alimentati da un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica.In un armadio, armi e l'esplosivo

Tritolo e droga nascosti nel palermitano.

A scoprili sono stati i Carabinieri della compagnia Cefalù che hanno arrestato, con l’accusa di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, concorso in furto aggravato di energia elettrica, detenzione illegale di munizioni, di tritolo e di silenziatore per armi da fuoco, tre persone, Tommaso Armilleri, di San Mauro Castelverde, Leonardo e Vito Casarubbia, padre e figlio palermitani.

I militari dell’Arma, durante un servizio di contrasto al mercato degli stupefacenti, a San Mauro Castelverde, in contrada Tiberio, hanno notato un insolito via vai da una strada di accesso a un terreno, con tre uomini che entravano spesso all’interno di un’abitazione isolata.

I Carabinieri hanno dunque scoperto come i tre, all’interno di un magazzino del casolare, di proprietà di Armilleri, avessero creato una vera e propria piantagione indoor di marijuana.

La serra era munita di ventilatori aspiratori e lampade alogene alimentati da un allaccio abusivo con la rete elettrica pubblica, così come confermato da una squadra di tecnici verificatori della società E-Distribuzione.

Dopo un’accurata perquisizione, sono stati trovati e sequestrati 1.300 piante di sostanza stupefacente del tipo marijuana, dell’altezza media di 70 centimetri, 400 grammi di marijuana confezionata, due grammi di cocaina, oltre all’attrezzatura della serra: dieci aspiratori, venti ventilatori, diciotto lampade alogene.

Inoltre, in un magazzino adiacente l’abitazione, sono stati trovati, dentro un armadio metallico, 150 grammi di tritolo, un silenziatore per arma da fuoco, 18 munizioni calibro 12 ed una carabina.

Sul posto quindi è stato richiesto l’intervento di personale degli artificieri antisabotaggio nucleo investigativo di Palermo e del nucleo cinofili carabinieri di Palermo che verificava l’assenza di ulteriore materiale esplosivo.

Gli arrestati, sono stati portati nel carcere di Termini Imerese, nel Palermitano.

L’autorità giudiziaria ha convalidato gli arresti e disposto la misura della custodia cautelare in carcere per Armilleri e dell’obbligo di dimora nel Comune di Palermo per Vito Casarubbia.

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