Belpasso, torna a Palazzo Bufali il ritratto restaurato del barone Lorenzo - QdS

Belpasso, torna a Palazzo Bufali il ritratto restaurato del barone Lorenzo

Belpasso, torna a Palazzo Bufali il ritratto restaurato del barone Lorenzo

venerdì 02 Agosto 2019

A Palazzo Bufali fervono i preparativi per l’ultimo evento programmato dalla Fondazione quale contributo alle manifestazioni per ricordare il 350° anno della disastrosa eruzione dell’Etna del 1669: la presentazione alla Città
del dipinto restaurato di Lorenzo Bufali, primo Barone di Santa Lucia (dipinto su tela, dimensioni 80×105, “straordinario esempio della ritrattistica del 700”).
La consegna avverrà sabato 3 agosto 2019 alle 19, presenti Vito Sapienza, presidente della Fondazione, il sindaco di Belpasso Daniele Motta, Roberta Carchiolo in rappresentanza della Soprintendenza ai Beni culturali e Alfio Di Mauro che illustrerà la figura di Lorenzo Bufali.

Bufali, primo barone di Santa Lucia, nato a Malpasso nel 1652 e morto a Belpasso nel 1713, dopo aver vissuto le vicende tragiche della “grande ruina” del 1669 e del terribile terremoto del 1693 che distrusse il Val di Noto e
buona parte del Val di Demone compreso il nuovo centro di Fenicia Moncada, fu nominato da don Ferdinando Aragona, duca di Mont’Alto e principe di Paternò, tre volte grande di Spagna, “segreto” per le terre di Fenicia Moncada, Stella Aragona e Nicolosi.

Avendo esercitato la carica con grande saggezza (cosa che gli valse la stima del popolo, della Deputazione Generale dello stesso Principe), quando, dopo il terremoto, a sud ovest di Stella Aragona venne individuato il sito su cui edificare il nuovo centro abitato, fu incaricato da don Francesco Notarbartolo, Governatore Generale, e dalla Deputazione degli Stati di Mont’Alto, di dirigere e coordinare la macchina organizzativa, ricevendo ampia facoltà di aiutare
economicamente i cittadini nelle spese per la costruzione delle case con un mutuo di quattro o di due onze a famiglia e l’assegnazione del terreno su indicazione del capomastro Michele Cazzetta, oltre a due tumoli di terra da coltivare
nelle contrade delle Stagliate, Iannuzzo, Conca soprana, Conca sottana e Fondaco.

Morì il 16 febbraio 1713, e fu seppellito, come aveva disposto, vestito con una tonaca di frate Riformato … nella chiesa Matrice … in piè dell’altare della Beata Vergine Maria del Rosario.
I lavori di restauro della tela, resi possibili grazie al bel gesto di mecenatismo di un artigiano belpassese, sono stati eseguiti dal maestro Davide Rigaglia nel proprio laboratorio di restauro di Roma, sotto la direzione dei lavori dell’architetti Bruno Condorelli ed autorizzati dalla Soprintendenza.

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