Nel periodo di riferimento le quotazioni sono scese dell’1,2%. In sei anni flessione del 14,9%. Istat: nel I trimestre 2016 l’aumento delle compravendite nelle Isole è del 16,5%
PALERMO – Il mercato immobiliare italiano sta attraversando una decisa fase di sblocco. Lo aveva certificato un paio di mesi fa l’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle entrate, nell’ultima delle note trimestrali, e adesso lo conferma anche l’Istat, con un rapporto diffuso lo scorso 25 luglio.
Secondo l’Istituto nazionale di statistica, infatti, nel primo trimestre 2016, le convenzioni notarili per trasferimenti immobiliari a titolo oneroso sono aumentate in Italia del 17,9% rispetto allo stesso periodo del 2015, attestandosi precisamente a 159.932. Si tratta del quarto trimestre consecutivo che registra una crescita delle compravendite.
La ripresa del mercato immobiliare riguarda sia il comparto dell’abitativo ed accessori (150.015 i trasferimenti di proprietà, +18,6% sul corrispondente trimestre del 2015), sia i trasferimenti di unità immobiliari ad uso economico (9.041, con un +8,0%).
A livello territoriale l’aumento è più accentuato nel Nord-ovest (+20,7%) mentre nelle Isole la crescita è sotto la media nazionale (+16,5%). Stesso discorso vale per il Sud e per il Centro, dove la variazione positiva si attesta rispettivamente al +16,3% e al +15,8%.
Coerentemente si registra anche un aumento di mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare, stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche. Le convenzioni rogate sono cresciute del 29,2% rispetto allo stesso trimestre del 2015. Il fenomeno ha riguardato soprattutto le Isole, dove c’è stata un’impennata del 41,7%, seguite dal Nord-ovest (+31,9%), dal Sud (+30,7%) e dal Centro (+28,3%).
A pesare molto sullo sblocco delle compravendite è stato anche il calo dei prezzi, che ha reso più accessibile l’acquisto di un’abitazione. Secondo l’Istat, infatti, in sei anni c’è stata una flessione del 14,9%, mentre nel trimestre di riferimento il calo è stato dell’1,2%.
Anche il sopraccennato Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate certifica una diminuzione dei prezzi di vendita delle unità immobiliari. Secondo i dati del Rapporto immobiliare residenziale, realizzato in collaborazione con Abi (Associazione bancaria italiana) e pubblicato lo scorso maggio, se nel 2014 il prezzo medio di un’abitazione siciliana era di 106.200 euro, nel 2015 la stessa abitazione costa mediamente 800 euro in meno. A Palermo, in particolare, il calo è stato abbastanza vistoso, attestandosi a -1.800 euro. Nel resto della provincia, invece, dove il valore delle abitazioni è già di per sè più basso, il prezzo è sceso di 500 euro.
Stesso discorso vale per il settore non residenziale, di cui l’Omi ci fornisce dati esplicativi nel Rapporto immobiliare non residenziale, realizzato in collaborazione con Assilea e diffuso sempre a maggio. Secondo tale fonte, la quotazione media degli uffici (settore terziario) scende del 2,6% nel 2015 rispetto al 2014. Stesso andamento si registra per i settori commerciale (-2,6%) e produttivo (-0,3%).
Insomma, stando ai dati ufficiali, per chi voglia acquistare un immobile ci sono, in questo periodo, tutte le buone premesse.