Nel migliorare il rendimento nell’utilizzo delle risorse naturali (e non solo l’energia) avranno sicuramente un ruolo fondamentale la ricerca e l’innovazione tecnologica, le politiche energetiche nazionali e locali, ma soprattutto la cultura e il comportamento della popolazione.
La riduzione e la corretta gestione dei rifiuti, l’uso appropriato degli elettrodomestici, la gestione intelligente delle luci di casa e del riscaldamento di uffici e appartamenti, l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici anziché della propria automobile, sono tutte azioni che, se messe in atto da tutti noi quotidianamente, comportano una riduzione degli sprechi di energia, un aumento del rendimento del sistema energetico nel suo complesso e soprattutto un “risparmio” in termini di risorse naturali, di ambiente e anche di soldi. Ognuno di noi può quindi adoperarsi per il risparmio energetico delle fonti attuali grazie all’uso di tecnologie innovative, ma anche adottando piccole accortezze nella vita di tutti i giorni. Impegnarsi per realizzare lo sviluppo sostenibile non significa comunque rinunciare a quello che si ha, quanto piuttosto evitare gli sprechi. I nostri piccoli gesti quotidiani possono contribuire al risparmio energetico e consistono in alcuni modi di comportamento relativi all’utilizzo “dell’energia domestica”, ovvero all’energia utilizzata per il riscaldamento e la corrente elettrica. Pensate che l’energia domestica assorbe più del 18% del fabbisogno energetico nazionale ed è responsabile del 27% circa delle emissioni inquinanti. Noi possiamo fare in modo di risparmiare fino al 50% dell’energia domestica che consumiamo! Ognuno degli elettrodomestici presenti nelle nostre case consuma energia: è importante leggere l’etichetta energetica al momento della scelta d’acquisto e preferire quelli a minore consumo.
Risparmi di energia elettrica considerevoli possono essere ottenuti attraverso un comportamento consapevole degli utenti e attraverso l’adozione delle cosiddette “buone pratiche”, come per esempio:
– evitare di lasciare l’illuminazione accesa nelle stanze non occupate;
– scegliere lampadari con minor numero di lampade (a parità di illuminazione prodotta i lampadari con più lampade consumano più energia rispetto a quelli con una lampada sola);
– posizionare il frigorifero o il congelatore in luoghi areati lontani da fonti di calore;
– regolare il termostato dei frigoriferi o dei congelatori su un livello intermedio (posizioni più fredde comportano un inutile aumento dei consumi del 10-15%);
– per le lavatrici utilizzare, ove possibile, cicli di lavaggio a bassa temperatura;
– per televisori, videoregistratori e apparecchi elettronici in genere evitare di mantenere acceso lo stand-by.
L’adozione di queste semplici regole, che non comporta investimenti economici, consente di ottenere risparmi apprezzabili nell’ordine del 10-20%. Notevoli risparmi di energia si possono poi ottenere sostituendo le apparecchiature comuni con quelle ad elevata efficienza (nei Paesi occidentali gli elettrodomestici consumano quasi il 50% dell’energia elettrica totale prodotta). Gli interventi possono riguardare sia l’illuminazione, sia gli elettrodomestici. Per quanto riguarda l’illuminazione, la sostituzione delle lampadine a incandescenza con quelle a basso consumo energetico (una lampada più efficiente di un’altra è quella che consuma meno energia per ottenere la stessa illuminazione) comporta una riduzione media dei consumi per l’illuminazione dell’80% (in Italia il 13,5% dell’energia elettrica è consumata per l’illuminazione delle abitazioni e una buona condotta di consumo energetico può portare a ridurre notevolmente tale quota). Per quanto riguarda le apparecchiature, sono da tempo disponibili sul mercato elettrodomestici ad alta efficienza. Frigoriferi, congelatori, lavatrici e lavastoviglie in commercio sono dotati di un’etichetta energetica. Gli elettrodomestici ad alta efficienza possono consumare fino a un terzo dell’energia elettrica consumata dagli elettrodomestici di fascia più bassa. Gli attuali modelli (frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie) permettono un risparmio complessivo del 74% dell’energia consumata.