Il colonnello ha assunto questa settimana l’incarico di guidare i Carabinieri di Palermo
PALERMO – Avvicinare ancora di più l’Arma ai cittadini. Il colonnello Arturo Guarino, da lunedì alla guida del Comando provinciale dei Carabinieri di Palermo, non ha dubbi: “Al di là dell’azione di repressione la nostra funzione è essere vicini alla gente. I Carabinieri sono stati creati per vivere il territorio, siamo presenti in tutta la provincia con realtà anche piccole nelle comunità più remote”.
Eccolo il biglietto da visita dell’ufficiale che a Palermo arriva dopo aver guidato per due anni il Comando provinciale di Torino. Nel curriculum una sfilza di incarichi importanti, dalla guida della Compagnia di Avellino negli anni Novanta fino a quella della Compagnia del Centro di Roma per sei anni. Nel capoluogo siciliano raccoglie il testimone del colonnello Antonio Di Stasio, volato a Roma.
“A Palermo – ha detto Guarino – è stato fatto tantissimo e c’è da portare avanti un’eredità di grande efficienza, grazie a chi mi ha preceduto. Questo è il mio primo impegno. Sono napoletano, originario di Pompei, ma ho visto molti punti di contatto tra la mia città e Palermo, qui mi sembra di stare a casa girando per le strade”.
Tra le questioni più scottanti c’è certamente quella della lotta alla criminalità organizzata e del contrasto a usura e racket. “Subire – ha affermato il colonnello Guarino – è il modo più facile per agevolare le strutture criminali e la mafia. Il nostro compito è rompere il muro di omertà con la nostra efficienza, portando avanti le indagini e dimostrando che il crimine non paga. I cittadini devono fidarsi dello Stato”.
Nonostante le sue complessità, la guida del Comando provinciale di Palermo resta comunque un incarico molto ambito. “Fin da piccoli per chi sceglie questo mestiere – ha detto rispondendo ai cronisti che gli chiedevano quale fosse stato il suo primo pensiero apprendendo della nuova destinazione – Palermo rappresenta un campo di prova. Avere la possibilità di essere qui è un riconoscimento importante. Palermo è un fiore all’occhiello per le profonde problematiche della compagine sociale, oltre che dal punto di vista investigativo”.
Ad attenderlo, però, c’è un compito molto impegnativo. “Siamo presenti in 82 Comuni della provincia e la tutela delle comunità che ci sono affidate è una grande responsabilità. C’è bisogno di una costante interazione con il territorio, con la città e, soprattutto, con le aree disagiate. Continueremo a incontrare i ragazzi nelle scuole e, dove possibile, apriremo le Caserme alla popolazione”.
“Raccolgo un’eredità importante – ha concluso il colonnello Guarino, affiancato da Angelo Pitocco, neo comandante del Gruppo di Palermo – e trovo una squadra formidabile. Al di là dell’attività investigativa importante che si sta portando avanti negli ultimi anni, grazie a un lavoro straordinario condotto insieme alle Procure di Palermo e Termini Imerese, lavoreremo in maniera costante per avvicinare ancora di più i carabinieri ai cittadini, perché li sentano come parte attiva della società, pronti a soddisfare esigenze che non sono solo di polizia ma anche di vicinanza in tutti gli aspetti di disagio”.