Aeroporto di Palermo, investimenti per 68 mln in quattro anni - QdS

Aeroporto di Palermo, investimenti per 68 mln in quattro anni

redazione

Aeroporto di Palermo, investimenti per 68 mln in quattro anni

Antonio Schembri  |
martedì 31 Ottobre 2023

Gesap ha presentato ieri il Piano di sviluppo 2024-2027 che punta sulla transizione energetica. Intanto cresce il traffico dei passeggeri a ottobre: +13,2% sul 2022 (780.916 contro 689.862)

PALERMO – Oggi, ultimo giorno di ottobre, il traffico dell’aeroporto di Palermo supererà con due mesi di anticipo, rispetto alla fine dell’anno, i 7 milioni e 100mila passeggeri fatti registrare nell’intero corso del 2022 e viaggia spedito verso il record degli 8 milioni di passeggeri. Un dato di certo legato al trend generale di apprezzamento per il Sud Italia, con i suoi valori culturali e climatici, e spinto dalla attuale congiuntura internazionale, che continua a convogliare su questa macro area del Mediterraneo i flussi turistici negli anni passati distribuiti sul nord Africa, che oggi vivono vere e proprie paralisi turistiche per ragioni geopolitiche diverse.

È la fotografia presentata e discussa ieri dalla Gesap, la società di gestione dello scalo di Punta Raisi, in un incontro svoltosi nella sede della Camera di Commercio di Palermo ed Enna, con gli stati generali dei trasporti e della ricettività alberghiera siciliani. Un quadro positivo confermato dai dati di questo ottobre, chiusosi con l’aumento a doppia cifra del traffico passeggeri: 780.916 passeggeri, +13,2% sullo stesso mese dell’anno scorso (689.862) e +27,69% rispetto al 2019 (611.580 passeggeri). Cresciuta anche la percentuale delle presenze internazionali che ha toccato il 32% del totale dei passeggeri. Il dato degli attuali oltre 7 milioni di passeggeri equivale al +13,9% su base annua e al +17,25% sul 2019, quando il flusso superò di poco i 6milioni di persone.

Risultati che si combinano a quelli relativi all’avanzamento dei lavori di ampliamento dell’aerostazione. “Siamo passati dal 57% dello scorso anno all’attuale 80%, con la parte mancante da completare entro i primi mesi del prossimo anno – dice l’ad di Gesap Vito Riggio. Abbiamo inoltre confermato l’intera programmazione dei collegamenti aerei del 2022 con un incremento medio del 15% dei voli per il 2023”.

Rispetto al suo piano finanziario quadriennale, la Gesap mostra dati incoraggianti: in paticolare un Ebitda – il parametro che indica l’utile di un’impresa prima che le vengano sottratti tasse, interessi, svalutazioni e ammortamenti,- pari a 34 milioni di euro. “Somme che – riprende Riggio, costituiranno le basi sulle quali ultimare gli investimenti nell’area aeroportuale. Si tratta di dati che confermano l’appetibilità di questo scalo, per il quale la ricerca di un socio industriale troverebbe molta disponibilità sul mercato”.

Il riferimento dell’amministratore delegato va in particolare alle società di gestione di aeroporti italiani che hanno costruito il loro recente successo proprio su operazioni di privatizzazione: da Aeroporti di Roma, società ormai integralmente privata, che ha già gestito investimenti per due miliardi di euro, Venezia, anch’essa privatizzata in toto o Milano che ha dato il 49% della gestione al fondo F2i Aeroporti, nel quale è peraltro presente un’istituzione finanziaria pubblica come la Cassa Depositi e Prestiti. “Non vedo perché Palermo non debba seguire questi esempi mediante un adeguato piano di recupero di somme (a partire dalla vendita delle quote della Camera di Commercio): con questi cespiti sarebbe possibile affrontare alcuni degli annosi problemi del capoluogo siciliano, cominciando da quelli della viabilità e della manutenzione delle strade, ben evidenti quando si raggiunge il centro proprio dall’aeroporto”.

L’aeroporto di Palermo cammina spedito verso l’ultimazione dei lavori che lo presenteranno rinnovato e più funzionale rispetto ai flussi dei passeggeri. “Entro marzo al massimo verranno completati i lavori dell’avancorpo superiore dell’aerostazione, dove già lo scorso fine settimana abbiamo aperto il nuovo spazio di 800 metri quadrati”, ha precisato il direttore generale della Gesap Natale Chieppa. Più nel dettaglio, tra gli investimenti in corso, la sezione più corposa riguarda l’adeguamento sismico e antincendio e la ristrutturazione del primo lotto del terminal passeggeri: una spesa pari a 40 milioni di euro. Alla quale si aggiunge quella di 9 milioni e mezzo per l’adeguamento del sistema di smaltimento dei bagagli e per l’implementazione delle macchine per il controllo dei bagagli da stiva. In totale sono previsti oltre 68 milioni di investimenti nei prossimi quattro anni (64 nel periodo 2020-2023) e 252 in dieci anni secondo quanto previsto dal piano di sviluppo 2023/2033 approvato da Enac.

Sul fronte delle compagnie, dopo l’arrivo a Palermo della Turkish Airlines, è al momento top secret la questione dei nuovi possibili accordi. In primo piano c’è da tempo l’agognato collegamento diretto tra Palermo e New York: “Dagli ultimi contatti con compagnie americane, emerge che al momento queste preferiscono puntare su Napoli, per via della sua vicinanza a Roma e Firenze, mete iconiche per gli americani – . Vedremo se una compagnia italiana darà una sua risposta per la Sicilia, che andrebbe però promossa di più negli Stati Uniti: a cominciare dalla potente National Italian American Foundation (NIAF)”.

“I dati della Gesap testimoniano una crescita indiscutibile dell’Aeroporto di Palermo – ha detto il sindaco Roberto Lagalla. Però le politiche regionali di sviluppo territoriale indicano ancora prospettive problematiche. In Sicilia solo il 9% è composto da utenti che arrivano per motivi di lavoro e solo l’1% atterra a Palermo per partecipare a convegni: quest’ultimo dato è più che un peccato, un vero misfatto, perché in questa città si continua a ignorare un comparto, quello del turismo congressuale, che rappresenta uno degli elementi decisivi per il consolidamento extrastagionale del turismo”.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017