I primi tre casi di afta epizootica da 30 anni sono stati segnalati dalle autorità tedesche in un allevamento di bufali vicino a Berlino
Regno Unito ha annunciato un bando temporaneo dell’import delle carni bovine, suine e ovine dalla Germania dopo la scoperta di focolai di afta epizootica in vari allevamenti tedeschi: il governo di Keir Starmer ha imposto il cordone sanitario sulle importazioni “per proteggere gli allevatori (del Regno) e il loro bestiame” dal pericolo di contagi dal virus che si diffonde tra gli animali. Il provvedimento cautelare britannico arriva dopo quelli di Corea del Sud e Messico, che tuttavia si sono limitati al momento a bandire le importazioni di sola carne suina.
L’epidemia che fa paura
I primi tre casi di afta epizootica da 30 anni sono stati segnalati dalle autorità tedesche in un allevamento di bufali vicino a Berlino. Lunedì, 55 capre e pecore e tre bovini sono stati macellati a scopo precauzionale in una fattoria a Schöneiche, nel Land tedesco del Brandeburgo. L’azienda agricola interessata aveva acquistato fieno da un allevamento di bufali a Hönow qualche giorno prima, dove la malattia era stata segnalata e confermata per la prima volta. È stato immediatamente imposto un divieto di 72 ore sul trasporto di mucche, maiali, pecore, capre e altri animali per impedire un’ulteriore diffusione della malattia.
Al momento non risulta alcun episodio censito invece nel Regno Unito, dove nel 2001 vennero infettati da questo virus ben 10 milioni di animali d’allevamento con perdite economiche quantificate in 8 miliardi di sterline. Intanto il ministro tedesco dell’agricoltura, Cem Özdemir, ha osservato che è troppo presto per dire se la malattia è completamente contenuta, aggiungendo che sono in corso test rigorosi per garantirne il contenimento.
Le conseguenze
L’epidemia, la prima dal 1988, avrà sicuramente conseguenze drastiche. Le esportazioni di prodotti animali della Germania generano un fatturato di circa 10 miliardi di euro all’anno, con il Regno Unito come principale cliente. Con la perdita dello status di città indenne da afta epizootica di Berlino, non sarà più possibile ottenere certificati veterinari per le esportazioni al di fuori dell’Unione Europea. Özdemir afferma che l’epidemia probabilmente influenzerà anche le esportazioni di latte e prodotti caseari, prodotti a base di carne, pelli, pellami e prodotti sanguigni.