Messina, sicurezza sul lavoro: dubbi sulla “Patente a crediti” - QdS

Messina, sicurezza sul lavoro: dubbi sulla “Patente a crediti”

Messina, sicurezza sul lavoro: dubbi sulla “Patente a crediti”

martedì 22 Ottobre 2024

La nuova norma apre alcuni interrogativi che sono stati oggetto di un seminario organizzato sul tema dall’Ance. Il presidente, Giuseppe Ricciardello: “Occorre fare chiarezza su requisiti e modalità applicative”

Un provvedimento che va verso la cultura della sicurezza che tra 10 giorni entra in vigore, ma che desta timori e apre interrogativi a cui non si riescono ancora a dare risposte.

Il seminario di Ance Messina sulla “patente a crediti”

Il seminario “Patente a crediti, le ultime novità in vista dell’avvio a regime” organizzato da Ance Messina presso l’Auditorium degli Enti bilaterali dell’edilizia, con il patrocinio degli Ordini degli architetti, dei consulenti del lavoro, degli ingegneri e della Fondazione architetti del Mediterraneo, è stata l’occasione per mettere sul tappeto dati informativi ma anche criticità che possono emergere nell’applicazione. “È sempre stata prioritaria la nostra attenzione sulla sicurezza, adesso però potremmo avere, dopo l’entrata in vigore della norma, molti cantieri bloccati, aziende in crisi – ha evidenziato Giuseppe Ricciardello, presidente Ance Messina. – Occorre fare al più presto chiarezza su requisiti e modalità applicative”. La normativa è nata con decretazione d’urgenza a marzo scorso, dopo la tragedia che causò la morte di 5 operai e il ferimento di altri lavoratori all’interno del cantiere per la costruzione di un supermercato a Firenze. Erano presenti al seminario autorità, rappresentanti delle istituzioni e degli enti coinvolti nel complesso meccanismo legislativo riguardante la sicurezza, normato dal decreto Legislativo 81/2008, cui sono seguite una serie di modifiche e integrazioni, tra cui, proprio, quella che riguarda l’art 27 con il quale è stato introdotto il sistema della patente a crediti.

Obiettivo rendere più sicuri i luoghi di lavoro

Obiettivo della legge è creare un “Sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi tramite crediti” e quindi rendere più sicuri i luoghi di lavoro, tema su cui si è soffermata il prefetto Cosima Di Stani che ha auspicato un approccio sempre più avanzato da parte di tutti gli attori coinvolti ai sistemi di tutela. Anche Pino Falzea, presidente Ordine degli architetti, e Francesco Brando, in rappresentanza dell’ordine degli ingegneri, hanno rilevato che la sicurezza sia una priorità ma che l’efficacia di questa nuova norma dovrà essere valutata nei prossimi mesi. Era presente al dibattito anche il segretario generale nazionale della Filca Cisl Enzo Pelle, uno dei partecipanti al tavolo di confronto in sede di redazione della legge 56/2024, che ha convertito il Dl 2 marzo 2024 e istituito questo metodo di promozione e applicazione della sicurezza nei cantieri edili. Anche i relatori del seminario sono stati parti attive nel confronto che ha portato al testo definitivo, come Giuseppe Zuccaro, capo ufficio legislativo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Beatrice Sassi, direttore relazioni industriali e affari sociali Ance nazionale. Zuccaro ha parlato di un sistema di qualificazione applicato a tutte le imprese edili, anche quelle più piccole, in modo da diffondere capillarmente la cultura della sicurezza nei cantieri, applicando le procedure prescritte dal testo unico identificando le figure e i criteri di applicazione. “Un metodo che può sembrare, a prima vista, punitivo, ha detto Zuccaro – ma che dovrà servire a stimolare le aziende edili e i lavoratori autonomi coinvolti nel processo produttivo in edilizia a darsi una struttura organizzata all’interno della quale la sicurezza deve acquistare un ruolo prioritario”. Sassi, restando sempre sul piano tecnico, ha fatto riferimento alle varie norme, decreti e circolari emesse da Governo, Ministero e Ispettorato del lavoro, incluse le Faq prodotte dall’Inl, per chiarire alcune fattispecie meno definite nel complesso mondo di questo settore produttivo, che coinvolge soggetti con caratteristiche diverse.

Da una parte, nel dibattito, si è ribadito che è necessario rendere operativo qualsiasi strumento per non assistere più alla tragedia delle morti sul lavoro, dall’altra si è detto che ci vogliono procedure che non penalizzino le aziende sane che fanno investimenti sulla sicurezza. “È positivo creare rete tra gli Enti che si occupano di sicurezza – ha detto Pietro Franza, presidente Sicindustria Messina – ma è necessario affinare con attenzione il meccanismo complesso e avere la massima chiarezza”. Nel sistema per rendere efficace l’applicazione della norma saranno coinvolti i consulenti del lavoro che si occuperanno di seguire, praticamente, l’accesso alla piattaforma informatica dell’Inl, che rilascerà le patenti a crediti, ma anche le associazioni imprenditoriali, i sindacati, gli enti paritetici dell’edilizia. Si è concluso che non basterà la patente a crediti per far arrivare a zero i rischi di chiunque lavori all’interno di un cantiere edile, ma, con l’impegno di tutti, può dare un importante contributo all’applicazione più continua e convinta delle procedure prescritte dal testo unico e dal complesso legislativo su questo tema.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017