Anci Sicilia, Orlando chiede confronto tra Stato, Regioni ed Enti - QdS

Anci Sicilia, Orlando chiede confronto tra Stato, Regioni ed Enti

Anci Sicilia, Orlando chiede confronto tra Stato, Regioni ed Enti

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giovedì 10 Giugno 2021

Orlando: "Chiediamo un tavolo di confronto in cui sia possibile affrontare complessivamente la condizione di sofferenza dei comuni siciliani"

“L’assemblea di oggi nasce dalla volontà di sostenere e ribadire le posizioni degli enti locali, posizioni continuamente mortificate soprattutto dalla madre di tutti i problemi, ovvero la mancata applicazione del federalismo fiscale che ha messo in ginocchio il sistema delle autonomie locali”. Lo ha detto Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia, che questo pomeriggio in videoconferenza ha aperto l’assemblea dei sindaci siciliani, esponendo il quadro dettagliato delle maggiori criticità degli enti locali.

Abbandono del criterio della finanza derivata, mancata applicazione della legge 42 del 2009 sul federalismo fiscale, riduzione dei trasferimenti regionali e nazionali, difficoltà nella gestione dei tributi locali e inadeguatezza della società regionale di riscossione dei tributi, ovvero Riscossione Sicilia, necessità di un confronto strutturato e duraturo tra Stato, Regione Siciliana ed enti locali, alto numero di comuni in crisi finanziaria tra dissesti e pre-dissesti, comuni strutturalmente deficitari che difficilmente, comuni che pagano in ritardo i debiti commerciali.

Ed ancora, comuni che, nella maggior parte dei casi, approvano gli strumenti finanziari dopo la scadenza dei termini, carenza di figure professionali nei servizi finanziari, negli uffici tecnici e nei servizi sociali, criticità delle attuali norme in materia di assunzione del personale degli enti locali, anomalia derivante dal mancato recepimento in Sicilia delle norme, vigenti nel resto d’Italia, in materia di incentivi all’associazionismo fra i comuni, criticità sul piano della riscossione dei tributi locali, mancata applicazione anche in Sicilia dei fabbisogni standard.

“Per tutti questi motivi – ha aggiunto Orlando – chiediamo un tavolo di confronto tra Stato, Regione ed enti locali in cui sia possibile affrontare complessivamente la condizione di sofferenza dei comuni siciliani”.

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