Il Commissario straordinario Caltagirone dopo un sopralluogo alla struttura di contrada Cavadonna: “Intendiamo realizzare delle azioni utili a migliorare l’assistenza sanitaria dei detenuti”
SIRACUSA – L’avvio di un piano di intervento sanitario per le case circondariali della provincia aretusea. Lo ha disposto il Commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Siracusa, Alessandro Caltagirone, in seguito ad un primo sopralluogo, partendo proprio dalla struttura carceraria di contrada Cavadonna, agli ambulatori sanitari delle case circondariali della provincia per verificarne le condizioni, i locali, il personale sanitario, servizi e apparecchiature in dotazione.
Al sopralluogo il Commissario Caltagirone è stato accompagnato dal direttore della Casa circondariale, Aldo Tiralongo, dal Garante dei detenuti per la Sicilia, Santi Consolo, e dal Garante dei diritti delle persone private della libertà personale per il Comune di Siracusa, Giovanni Villari.
Il Commissario straordinario, come prima azione, ha deliberato, coadiuvato dal direttore sanitario, Salvatore Madonia, e dal direttore amministrativo, Salvatore Lombardo, il conferimento degli incarichi libero professionali a 13 medici per la copertura totale dei turni h 24 nelle case circondariali per un totale di 1.380 ore mensili che si integreranno alle ore già coperte dai medici di Continuità assistenziale e dai 3 medici titolari ex Sias (Servizio integrativo di assistenza sanitaria).
La deliberazione, pubblicata domenica 17 marzo, completa le procedure consequenziali al bando che il commissario Caltagirone aveva disposto dando mandato all’Unita operativa Risorse umane per la sua pubblicazione il 16 febbraio scorso, ritenendo necessario un intervento straordinario anche per le case circondariali che lamentavano una carenza di personale medico che non si era riusciti a soddisfare.
Consentire una migliore assistenza sanitaria ai detenuti
“Ritengo opportuno e consequenziale – ha detto il commissario Caltagirone al termine del sopralluogo – realizzare una serie di azioni, che possano consentire una migliore assistenza sanitaria ai detenuti, con un incremento immediato del personale medico a cui stiamo già provvedendo conferendo gli incarichi a 13 medici che hanno risposto al bando per l’assistenza sanitaria dedicata e la possibilità di dotare l’infermeria e gli ambulatori di apparecchiature adeguate”.
“Elaboreremo – prosegue il manager dell’Asp aretusea – un piano di interventi che preveda acquisiti di apparecchiature mancanti o la sostituzione di quelle obsolete, comprese quelle radiologiche, per dotare il personale medico e infermieristico di dotazioni strumentali moderne e all’avanguardia necessarie all’assistenza non escludendo anche la possibilità di utilizzare nuove tecnologie nel campo della Telemedicina nonché unità mobili per evitare spostamenti, per quanto possibile, verso le strutture sanitarie esterne alle Case circondariali”.
“Anche l’assistenza specialistica – conclude il commissario straordinario – dovrà essere oggetto di un ulteriore intervento immediato di potenziamento e di rimodulazione, tenendo conto delle branche di maggiore necessità per una adeguata e soddisfacente assistenza della popolazione carceraria”.