Auto elettriche, contributi “snobbati” - QdS

Auto elettriche, contributi “snobbati”

Michele Giuliano

Auto elettriche, contributi “snobbati”

martedì 30 Gennaio 2024

Pubblicata la graduatoria del bando regionale: la metà del plafond non verrà utilizzato. In totale l’avviso prevedeva un ristoro fino 5.000 euro, 6.000 per i residenti nelle isole minori

PALERMO – Sono 22 in tutto i beneficiari siciliani del contributo per l’acquisto dell’auto ad alimentazione elettrica o ibrida classe Euro 6 messo a disposizione dal dipartimento regionale delle Infrastrutture, della mobilità e dei trasporti. Gli importi vanno dai 2.500 ai 6 mila euro, per un totale di 101 mila euro liquidati dalla Regione. Alla pubblicazione dell’elenco dei creditori seguirà a breve il provvedimento contabile per il pagamento effettivo del dovuto.

Bando che non ha ricevuto l’attenzione dovuta

Un bando che non ha evidentemente ricevuto l’attenzione dovuta, considerato che rimarranno nelle casse regionali quasi la metà dei fondi messi a disposizione. Per l’avviso, infatti, era stata preventivata una spesa di 194 mila euro, da distribuire, nella cifra di 5 mila euro, a chi avesse acquistato una nuova auto elettrica, e di 2.500 euro, per chi ha optato per un mezzo ad alimentazione full ibrida di classe Euro 6. Quindi, a conti fatti, quasi la metà dei fondi è rimasto inutilizzato. Il contributo è stato rivolto ai cittadini residenti in Sicilia, titolari di patente B e BS e proprietari di un veicolo a benzina o a gasolio di classe da Euro 0 a Euro 3. Per i residenti nelle isole minori e nei comuni montani, riconosciuti dalla legge 34/2004, il contributo è aumentato di mille euro.

Obiettivo migliorare la qualità dell’aria soprattutto in città

La proprietà del nuovo mezzo dovrà essere mantenuta per almeno 24 mesi, se non si vuole incorrere nella restituzione dell’importo ricevuto. La misura è cumulabile con i bonus nazionali di settore. Un tentativo della Regione, questo, di sostenere con atti amministrativi concreti una svolta culturale verso modelli ecologicamente virtuosi. Lo scopo, quindi, è di agevolare le scelte individuali indirizzandole verso una mobilità sostenibile, modernizzando in tal modo il parco mezzi circolante in Sicilia, riducendo il numero di quelli inquinanti e contribuendo a migliorare la qualità dell’aria soprattutto in città. La Regione ha coinvolto nell’iniziativa anche le associazioni di categoria di produttori di automobili, che si sono impegnati ad effettuare uno sconto minimo sul prezzo di listino di mille euro oltre Iva.

Le domande per ottenere il contributo regionale sono state presentate tramite pec entro lo scorso 30 novembre. Gli interessati hanno presentato la copia del contratto di acquisto della nuova auto a trazione elettrica o full ibrida, il certificato di rottamazione e il documento di circolazione del mezzo da rottamare, documento di identità e patente dell’acquirente. Le somme sono state assegnate sulla base dell’ordine cronologico di presentazione dell’istanza.

Una manovra che ha ricevuto una accoglienza tiepida, che rientra e si aggiunge ad un più ampio quadro nazionale, che prevede per l’anno appena iniziato una importante serie di contributi. Nonostante non sia ancora stato presentato ufficialmente il piano nazionale, sono già disponibili diverse informazioni riguardo le intenzioni del governo.

Si comincia dai contributi per le auto elettriche nuove, che partono da 6 mila euro senza rottamazione e un Isee superiore ai 30 mila euro, e arrivano a 13.750 euro, nel caso in cui si rottama un’auto Euro2 e si ha un Isee sotto i 30 mila euro. Per le auto non elettriche, ma che rientrano in emissioni 61-135 grammi, gli incentivi si riducono invece a 1.500, 2.000 e 3.000 euro, in base all’auto rottamata e senza differenziazione per reddito. Sarà disponibile anche un contributo per i privati che stipulano un contratto di noleggio a lungo termine, per la locazione di durata non inferiore a 3 anni di uno dei veicoli agevolabili con l’ecobonus.

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