Bullismo, dopo il caso del disabile serve una legge - QdS

Bullismo, dopo il caso del disabile serve una legge

Bullismo, dopo il caso del disabile serve una legge

domenica 15 Settembre 2019

Il video su Fb del quindicenne catanese che schiaffeggiava il coetaneo disabile ha scatenato una serie di reazioni e la ministro alle Pari opportunità Bonetti chiede subito una normativa

“Sono notizie che non vorremmo mai leggere e che ogni volta riaccendono un dibattito non più rimandabile”.

Lo ha detto la ministro delle Pari opportunità Elena Bonetti (Pd), commentando la notizia del video con il disabile minorenne preso a schiaffi da un coetaneo diffuso su Facebook.

“Serve – ha detto Bonetti – una legge sul bullismo. Serve subito. Ne va della crescita e della consapevolezza delle nuove generazioni. Questo governo e questo Parlamento possono finalmente dare una risposta a questo bisogno”.

Della vicenda abbiamo parlato ieri: un quindicenne incontra un suo coetaneo in un negozio di Catania. Lo conosce perché abitano nello stesso quartiere. Comincia a deriderlo per la sua disabilità. Poi lo colpisce a schiaffi mentre gli altri ragazzi presenti nel locale ridono e riprendono diverti la scena.

Poi qualcuno posta il video su Facebook, dove a poco a poco diventa virale e comincia a girare su diverse chat di WhatsApp e di altri social network.

E’ l’ennesimo atto di bullismo contro un disabile, questa volta registrato a Catania. Per la vittima, oltre l’aggressione anche l’umiliazione pubblica con il filmato messo in rete e condiviso. A fare emergere il caso una segnalazione al dipartimento Sicilia Orientale della polizia postale di Catania, diretto dal vice questore Marcello La Bella, che avvia subito le indagini e identifica l’autore dell’aggressione.

E’ un quindicenne che viene convocato dalla polizia. Accompagnato dai genitori si riconosce nel video e ammette le proprie responsabilità. Ma subito dopo, cercando di sminuire l’accaduto, dice che non era sua intenzione fargli male o offenderlo, ma che era soltanto uno scherzo tra ragazzi.

E su chi ha girato il video sostiene di non ricordare chi fosse presente in quel momento assieme a lui.

Il quindicenne è tornato a casa, ma ai suoi genitori è stata annunciata la denuncia del figlio per percosse nei confronti di un disabile.

La sua posizione è adesso al vaglio della Procura per i minorenni di Catania che dovrà decidere quale iniziative intraprendere.

Proseguono, intanto, le indagini della polizia postale per identificare l’autore del video e chi lo abbia pubblicato sul social network. Dal monitoraggio eseguito da investigatori specializzati sembra che il filmato non sia più online.

Intanto il vice questore La Bella invita “gli utenti a segnalare la presenza di video di violenze su minorenni, evitandone la divulgazione che potrebbe costituire reato”.

Dello stesso avviso della Bonetti i deputati del M5s in commissione Giustizia alla Camera, Devis Dori e Valentina D’Orso, firmatari di una legge contro il bullismo.

I due esponenti cinquestelle chiedono di “intervenire con norme efficaci”, che “prevedano anche un’aggravante per la discriminazione nei confronti di una persona con disabilita’”.

“Nel caso di Catania – osservano – l’autore del gesto si è giustificato dicendo che era uno scherzo, non capendo le gravi ripercussioni che la violenza e il bullismo possono avere sulle vittime”.

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