Le raccomandazioni il comitato del Consiglio d’Europa per la prevenzione della tortura (Cpt), che ha pubblicato un rapporto su alcune carceri italiane
ROMA – Abolire l’isolamento diurno, pena accessoria per gli ergastolani. È quanto raccomanda il comitato del Consiglio d’Europa per la prevenzione della tortura (Cpt), che ha pubblicato un rapporto su alcune carceri italiane (Biella, Milano Opera, Saluzzo e Viterbo).
Il Cpt riserva anche particolare attenzione “a varie forme di isolamento e di separazione dal resto della popolazione carceraria imposte ai detenuti, in ragione della durata indeterminata dei provvedimenti e dell’assenza di procedure e garanzie relative alla loro applicazione e riesame”.
Il Comitato invita poi le autorità ad avviare “una seria riflessione” sul regime detentivo 41-bis, per offrire ai detenuti “un minimo di attività utili e di porre rimedio alle gravi carenze materiali osservate nelle celle e nelle aree comuni delle sezioni 41-bis visitate”. Inoltre, il rapporto descrive “diversi casi di maltrattamenti fisici inflitti ai detenuti dal personale della polizia penitenziaria”.
Il Cpt “raccomanda alla direzioni delle carceri in questione di esercitare maggior controllo sul personale di polizia penitenziaria e di far sì che ogni denuncia di maltrattamenti di questo tipo sia sottoposta a un’indagine efficace da parte dell’autorità giudiziaria”. Il Comitato sottolinea poi che, dal 2016, la popolazione carceraria italiana totale ha continuato ad aumentare in modo progressivo. Il Comitato invita le autorità italiane a “garantire che ogni detenuto disponga di almeno 4 metri quadrati di spazio personale vitale nelle celle collettive” e ad adoperarsi per promuovere maggiormente il ricorso a misure alternative alla detenzione.