Caso Juve, Grassani "Forse più grave di Calciopoli" - QdS

Caso Juve, Grassani “Forse più grave di Calciopoli”

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Caso Juve, Grassani “Forse più grave di Calciopoli”

Redazione  |
lunedì 05 Dicembre 2022

"A livello sportivo rischia sicuramente di più della semplice ammenda o della modesta penalizzazione", ha detto l'esperto di diritto sportivo

“Credo sia l’indagine più grave e più pesante che la Juve abbia subìto nella sua storia, forse anche superiore a quella di Calciopoli del 2006”. Così l’avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, sulla situazione societaria in casa Juventus. “Le fattispecie sia di reato che di violazioni di norme borsistiche, societarie e sportive, abbracciano un arco di comportamenti illeciti che non ha precedenti. A livello sportivo la Juve rischia sicuramente di più della semplice ammenda o della modesta penalizzazione, perché tutto quello che sta emergendo, se accertato al termine dei giudizi sportivi, potrebbe portare anche una forte penalizzazione”.

Grassani: “Conseguenze superiori alla penalizzazione”

“E possono esserci anche conseguenze superiori alla penalizzazione, perché l’articolo 31 comma 2 del codice di giustizia sportiva prevede che – aggiunge Grassani – , in caso di ottenimento di iscrizione al campionato attraverso alterazione di documenti come nel caso di scritture private che posticipano i pagamenti dei calciatori o di rinunce fittizie, può comportare anche l’esclusione dal campionato, la retrocessione all’ultimo posto e la perdita del titolo di campione d’italia. Parliamo di uno scenario assolutamente preoccupante”.

Casini (presidente Lega A): “Aspettiamo indagini”

“Come ho già detto come Lega non commentiamo la vicenda Juve, aspettiamo le indagini”. Così Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, a margine della presentazione del codice di “Giustizia Sportiva e Ordinamento statale” dell’avvocato Viglione al Coni. “Se temo una nuova calciopoli? Questo timore non c’è, ma dobbiamo vedere cosa succede. In realtà bisognerebbe capire, una volta chiuse le indagini, cosa è successo. Ora è difficile commentare”.

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