Cassibile, residenti firmano petizione contro villaggio braccianti - QdS

Cassibile, residenti firmano petizione contro villaggio braccianti

Cassibile, residenti firmano petizione contro villaggio braccianti

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martedì 05 Gennaio 2021

Il campo ospiterà 170 lavoratori stagionali. L'assessore Rita Gentile: "Fare fronte comune per contrastare il caporalato, vera criticità".

Una petizione contro il villaggio che sta per nascere a Cassibile, a quindici chilometri da Siracusa, destinato a ospitare i lavoratori agricoli stagionali ha raggiunto le 800 firme. I firmatari ribadiscono che la loro non è una richiesta contro le persone, ma è finalizzata a tutelare la dignità di quei lavoratori che ogni anno vivono nelle baraccopoli.

La popolazione tra Cassibile e Fontane Bianche, poco più di 7 mila residenti, accoglie oggi al suo interno almeno un migliaio di migranti pienamente integrati. Ogni anno centinaia di stagionali arrivano da ogni parte d’Italia per lavorare nei campi creando delle baraccopoli.

Una raccolta firme per “evitare tensioni tra cittadini e lavoratori”

La raccolta di firme è stata inviata al presidente della Repubblica e al presidente della Regione. “Non è pensabile che vengano commessi gli stessi errori del passato a danno dei cittadini. Chiediamo di essere ascoltati prima che si compiano azioni e spreco di denaro”, spiega Paolo Romano, primo firmatario e ultimo presidente del consiglio di quartiere Cassibile.

Secondo Romano il luogo dove dovrebbe nascere il villaggio è sbagliato, e provocherebbe tensioni tra cittadini e lavoratori. I firmatari chiedono invece di istituire eventuali centri o villaggi per lavoratori stagionali (gran parte extracomunitari) lontani dal centro abitato, di coinvolgere nella gestione della problematica i sindaci dei comuni limitrofi in quanto interessati dal fenomeno, istituire villaggi nel territorio provinciale tra nord, centro e sud in modo da non concentrare il flusso solo in una zona.

Il Comune, per la salvaguardia della salute e della sicurezza

Ad allestire il campo è il Comune di Siracusa in collaborazione con la Prefettura. Il sindaco Francesco Italia ha più volte ribadito che l’amministrazione comunale per la prima volta sta risolvendo un problema decennale: “A breve potrebbero iniziare i lavori per essere pronti ad accogliere i lavoratori a marzo – spiega l’assessore comunale Rita Gentile – Abbiamo un finanziamento di 242 mila euro per creare le strutture che permettano l’accoglienza e di allestire il campo con allacci fognari, energia elettrica, stradine, e per la collocazione delle 17 unità abitative e 6 unità di servizi igienici. Oltre alla recinzione”.

Caporalato, piaga da contrastare

Le unità abitative sono state consegnate dalla Prefettura. “E’ un’area da 15 mila metri quadrati che stiamo riqualificando e potrà servire anche per esigenze di protezione civile. Dovremo invece fare fronte comune per contrastare il fenomeno del caporalato, vera criticità”. Il campo è destinato a ospitare circa 170 persone, ma non in condizioni di emergenza Covid. Lo scorso anno a Cassibile sono arrivati circa 250 lavoratori.

Tra qualche giorno scadrà anche un bando Pon legalità al quale il Comune di Siracusa e gli altri tre Comuni della provincia sono chiamati a partecipare per avere risorse per creare infrastrutture di accoglienza. “Il Comune di Siracusa punta a ottenere quest’ulteriore finanziamento per dotare il campo di una zona dove poter cucinare e mangiare”.

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