Con due anni di ritardo e dopo una prima procedura andata deserta, è stato affidato l’appalto della nuova stazione: da cronoprogramma l’opera dovrebbe essere realizzata in tempi brevi
Più di due anni di ritardo rispetto alle previsioni, ma alla fine la gara d’appalto per la progettazione esecutiva e la costruzione di una nuova fermata ferroviaria ad Acireale è andata in porto. Ad annunciare l’esito è stata ieri mattina Rfi. L’aggiudicazione è andata al Consorzio Italia Servizi, che ha designato come imprese esecutrici la pescarese Omnia Servitia, la romana Scf e la chietina Fer Impianti, e al raggruppamento temporaneo d’imprese che sarà formato tra la romana Sintel Engineering e la Fer Impianti.
Sul piatto circa 7 milioni di euro per la fermata ad Acireale
Sul piatto ci sono circa sette milioni di euro, somma, comprensiva di Iva, con cui si punta a rilanciare l’utilizzo del treno nella città dei cento campanili, dove da decenni la stazione ferroviaria si trova localizzata nella periferia Sud, lontana dal centro e poco servita dai mezzi pubblici. Con il nuovo investimento la stazione esistente rimarrà funzionale, ma l’auspicio è che la realizzazione di una fermata a poche centinaia di metri da piazza Duomo possa fungere da volano per il turismo ma anche rappresentare una valida alternativa ai collegamenti con Catania, che attualmente – al netto delle linee degli autobus spesso deficitarie – dipendono dall’uso delle automobili con la conseguente creazione di quotidiani incolonnamenti sulla statale 114 nelle ore di punta.
Alle società vincitrici dell’appalto spetterà il compito di sviluppare il progetto al momento fermo al livello definitivo. La fermata, che si chiamerà Acireale-Bellavista, sorgerà proprio a ridosso della statale. Il finanziamento di Rete Ferroviaria Italiana prevede anche la realizzazione di un piccolo parcheggio e di parte della viabilità.
Il dibattito sulle modalità del collegamento della futura fermata
A tenere banco negli ultimi anni è stato però il dibattito riguardante la modalità di collegamento tra la futura fermata ferroviaria e il parcheggio pubblico che si trova in zona Cappuccini. Per la passata Amministrazione guidata da Stefano Alì, la soluzione migliore per consentire a chi lascerà l’auto nel parcheggio e vorrà prendere il treno sarebbe stata quella dell’installazione di ascensori; un progetto che avrebbe visto una compartecipazione di risorse da parte di Rfi e del Comune.
L’attuale sindaco Roberto Barbagallo ha invece più volte sottolineato l’opportunità di creare un collegamento diretto dalla statale, chiedendo l’autorizzazione ad Anas nella veste di ente gestore, in modo tale da alleggerire il traffico in ingresso nella città ed evitare ingolfamenti in viale Regina Margherita.
In attesa di capire quali scelte verranno prese, per i cittadini acesi c’è da festeggiare la conclusione di una gara d’appalto che negli ultimi anni sembrava impossibile da aggiudicare. Un primo bando per affidare la progettazione e i lavori di realizzazione era stato già pubblicato oltre due anni fa da Rete Ferroviaria Italiana, ma senza esito.
Era infatti aprile del 2022, quando Rfi comunicò l’esito della procedura di gara a cui erano state inviate più di ottanta imprese. Alla fine, però, nessuna aveva presentato offerta. All’origine della decisione di disertare la gara c’era stato l’aumento dei prezzi delle materie prime, scaturito anche dalle conseguenze sul piano economico dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Vladimir Putin. Il primo bando aveva una base d’asta di poco superiore ai 3,8 milioni di euro, mentre il secondo pubblicato a dicembre dello scorso anno ha innalzato la somma oltre i 4,7 milioni.
Acireale, le tempistiche per la realizzazione del progetto
Stando al cronoprogramma allegato al progetto definitivo la realizzazione dell’opera dovrebbe richiedere poco meno di un anno. Nello stesso progetto si legge che “in linea con quanto già posto in essere in infrastrutture ferroviarie similari realizzate in altre località nazionali, si prevede disporre nell’ambito della nuova fermata, alcuni abbellimenti costituiti da quattro opere di artisti contemporanei, opportunamente schermate da pannelli in policarbonato di idoneo spessore. La definizione delle opere di abbellimento, la loro ubicazione e l’impegno economico – viene specificato – sarà concordata tra Rfi, l’Amministrazione comunale e la referenza di progetto”.