In questi giorni siamo andati a fare un giro nella lunga arteria che da Ognina conduce fino a Misterbianco
Code interminabili, rallentamenti e rischio incidenti sempre alto. Possono bastare queste parole per descrivere lo stato in cui si trova la circonvallazione di Catania negli orari di punta della giornata, in particolare quelle della prima parte, dalla mattina fino alle 14. Un problema che ogni anno nel periodo autunnale torna a fare parlare di sé, soprattutto per la coincidenza con l’inizio dell’anno scolastico.
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I punti in cui il traffico è paralizzato
In questi giorni siamo andati a fare un giro nella lunga arteria che da Ognina conduce fino a Misterbianco. Dalle foto e dal video è possibile notare come i punti maggiormente critici siano i seguenti: lo snodo di Ognina, l’innesto con via Sebastiano Caboto, quello con il viale Vittorio Veneto, lo snodo di via Vincenzo Giuffrida (in particolare intorno alle 13), il Tondo Gioeni, il tratto antistante la cittadella universitaria, l’innesto con la via San Nullo, la rotonda che conduce in via Armando Diaz e infine quella in corrispondenza dell’ospedale Garibaldi Nesima.
In tutti questi punti si nota quasi sempre la confluenza di tutti i veicoli provenienti dal centro e dai paesi etnei, ma nelle ore di punta i rallentamenti aumentano a dismisura e gli incidenti, seppur diminuiti rispetto al passato grazie al nuovo limite di velocità, continuano ad accadere, soprattutto a causa di frenate improvvise e di mancato rispetto della distanza di sicurezza.
Porto: “Speriamo nell’arrivo delle nuove forze della Municipale”
L’assessore alla Polizia Municipale del Comune di Catania, Alessandro Porto, intervenuto al Qds.it, ha iniziato il suo discorso sottolineando come quanto fatto in vista dall’apertura delle scuole sia stato ben accolto.
“Io credo che l’operazione – afferma Porto – preventiva che abbiamo fatto per l’apertura delle scuole abbia dato grandi successi. E’ chiaro che le macchine a Catania ci sono e che il traffico c’è perché la città ha 300mila abitanti, ma nei giorni lavorativi almeno altrettanti si riversano in città tra operatori commerciali, genitori che accompagnano i figli a scuola e semplici cittadini che vengono a Catania per operare sia dal punto di vista di commerciale che per visitare la città stessa. Ci sono tanti turisti, perché siamo ancora alle porte dell’autunno”.
“Noi abbiamo messo in campo più di 40 vigili che monitorano i maggiori presidi, dove per esempio ci sono le scuole materne e dove ci sono punti sensibili per il traffico. La circonvallazione, con il limite di velocità che abbiamo apportato e che garantisce una maggiore sicurezza per i nostri concittadini, comporta un rallentamento delle macchine, che non superano più il limite dei 50 km/h. Io non ho ricevuto però particolari lamentele, a parte qualche punto che rimane scoperto. Il problema comunque non è sparito e speriamo nell’arrivo delle nuove forze di Polizia Municipale, che daranno nuova linfa e supporto”.
“Ci vuole una cultura della mobilità pubblica”
Fare uso delle forme di mobilità pubblica però è sempre la panacea di tutti i mali. Per questo motivo si invitano i cittadini a fare uso dei vettori già attivi.
“Negli anni passati – conclude Porto – abbiamo avuto molti più problemi di quelli che abbiamo visto in questi giorni. Quando ci sono 300mila persone in più rispetto alla normale quotidianità che si riversano in una città è normale che ci sia un problema di sovraffollamento. Questo però si risolve, oltre che con il controllo dei vigili urbani, ma va organizzato in maniera diversa aumentando l’uso dei trasporti pubblici”.
“L’amministrazione ha dimostrato con l’inaugurazione della nuova tratta della metropolitana e con l’arrivo di altri 100 autobus a supporto del trasporto pubblico nei prossimi mesi di lavorare a 360 gradi. Abbiamo dato prova di impegno costante sul piano della mobilità, stiamo andando avanti e il bilancio lo farei un po’ più avanti, ma credo che i cittadini abbiano potuto constatare questo impegno. Ci vuole anche una cultura della mobilità pubblica, perché senza ciò non si può superare il problema. L’Amts si sta organizzando con l’acquisto dei nuovi pullman elettrici, ma abbiamo bisogno della collaborazione dei cittadini per un uso maggiore dei mezzi pubblici”.