Completati i lavori di costruzione della stazione, Sac presenta i progetti che miglioreranno anche il sistema viario e annuncia la realizzazione di un parco. Torrisi: “Vogliamo restituire qualcosa al quartiere”
CATANIA – Il 13 marzo verrà inaugurata la stazione ferroviaria dell’aeroporto Fontanarossa: l’importante scalo catanese si potrà quindi raggiungere anche in treno. Sono stati completati infatti i lavori di costruzione della stazione e della relativa strada di collegamento. Catania si prepara così a raggiungere il primo step verso quella rivoluzione della mobilità, in senso sostenibile, di cui beneficerà l’Aeroporto internazionale “Vincenzo Bellini” e, dunque, l’intera provincia etnea.
A supporto di questa vera e propria svolta ieri, presso la torre uffici Sac, il presidente, il vicepresidente e l’amministratore delegato della società di gestione dell’Aeroporto di Catania, Sandro Gambuzza, Giovanna Candura e Nico Torrisi, hanno incontrato la stampa per illustrare i progetti relativi alla nuova viabilità dell’area aeroportuale, immaginata per snellire l’ingresso e l’uscita dal sedime, oltre ad alcune iniziative inserite nel Master plan e che saranno realizzate nel prossimo periodo. Insieme ai vertici Sac, anche il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, accompagnato dal direttore dell’Urbanistica, Biagio Bisignani e il presidente dell’Azienda Metropolitana Trasporti di Catania, Giacomo Bellavia.
A breve, l’intero sistema viario – sia interno al sedime aeroportuale, che esterno – sarà oggetto di interventi che permetteranno di liberare la viabilità interna, agevolando l’accesso e l’uscita dallo scalo aeroportuale. Sarà inoltre realizzata la connessione diretta con il parcheggio scambiatore Fontanarossa gestito da Amt, e migliorato il sistema globale, attraverso la realizzazione di nuove rotatorie e strade. Nuove strade, ponti di collegamento e rotatorie, oltre all’arteria di collegamento con la fermata Fontanarossa, per cui Sac ha investito 1,5 milioni di fondi propri: una serie di interventi che saranno realizzati nell’arco di un quinquennio, illustrata da Marco Franchini, accountable manager dell’aeroporto.
Enac, Sac, Città metropolitana e Amt sono riusciti a trovare la sinergia necessaria per realizzare insieme un progetto che non solo migliorerà la circolazione verso l’aerostazione, ma apporterà un contributo sostanziale per la riqualicazione dell’abitato attorno a cui sorge. “Vogliamo restituire qualcosa al quartiere che ci ospita, quello di Fontanarossa, per questo motivo abbiamo presentato un progetto che non solo snellirà la circolazione intorno l’aeroporto, ma migliorerà la vivibilità del posto – spiega l’amministratore delegato di Sac Nico Torrisi -. Insieme alle modifiche stradali, alla costruzione di una nuova fondamentale rotonda, che verrà completata entro la fine di questo mese di marzo, nonché al’allargamento delle carreggiata, pensiamo alla realizzazione di un parco urbano dove i passeggeri in transito e i cittadini potranno trascorrere del tempo. Per necessità dovremmo sostituire i 23 eucalipti che tutti conoscono nel percorso verso le partenze, ma verranno rimpiazzati con altre 500 piante di vario tipo”.
All’intervento di Torrisi è seguito quello del sindaco di Catania Salvo Pogliese. “È raro riuscire a trovare istituzioni di più livelli d’accordo su una progettualità importante come questa ed è il motivo per cui rivolgo un sincero plauso per il risultato raggiunto ricordando al tempo stesso l’azione svolta da me e dal presidente Antonio Tajani, duranti i nostri anni all’Europarlamento, proprio a favore di questo progetto. I freddi burocrati di Bruxelles erano pronti a non concedere 358 milioni di euro di finanziamento all’opera perché non riconoscevano determinante il collegamento Stesicoro-Aeroporto. Credevano che il flusso di passeggeri non fosse sostenibile. Siamo riusciti a far valere le nostre ragioni ed eccoci qui a presentare nuovi progressi proprio per la viabilità cittadina. Nel 2025, quando avverrà proprio il passaggio con Piazza Stesicoro, l’azione si sarà dimostrata determinante”.
Per il compimento della “rivoluzione della mobilità” aeroportuale sarà importante il ruolo di Amt. “Siamo coinvolti in un risultato straordinario di intermodalità – spiega il presidente Giacomo Bellavia -. Eravamo già forti con Alibus (prima del Covid-19 ha toccato il record di un milione di biglietti staccati in un anno, nda), così come con il parcheggio Amt che conta duemila stalli e navette in partenza ogni 5-7 minuti. Per questo puntiamo a continuare a spingere verso l’intermodalità pensando anche all’arrivo della metropolitana e di Trenitalia in aeroporto. È fondamentale per far sì che questa zona si trasformi in un passaggio efficiente per chi entra in città da Sud e per chi dalla città si sposta verso l’aeroporto”.
Un sistema che dialoga è il risultato di un intenso lavoro di raccordo, come ha sottolineato Biagio Bisignani. “Ci sono state tante criticità e la dialettica tra noi è durata un mese e mezzo – dichiara -. La proposta prevede un ingresso univoco verso l’aeroporto, oltre indicazioni chiare verso i parcheggi, e una circolazione verso l’aerostazione che verrà resa più fluida grazie anche alla realizzazione di una rotatoria che permetterà di invertire la marcia, snellendo il traffico”.
Twitter: @ChiaraBorzi