CATANIA – Sono state rimosse, in viale Grimaldi a Librino, quindici vasche d’amianto per un totale di 690 chilogrammi. I contenitori, solitamente usati per l’acqua, erano stati abbandonati la scorsa settimana nonostante il periodo di chiusura totale dovuto alla pandemia e le restrizioni che impedivano la mobilità tra comuni e quindi in violazione dei divieti degli spostamenti, oltre a quello di abbandono di rifiuti pericolosi come l’amianto.
L’assessore all’Ambiente, Fabio Cantarella, d’intesa col sindaco Pogliese, ha subito disposto la rimozione delle vasche e la bonifica dell’area, a garanzia della salute pubblica: “Siamo intervenuti prontamente – ha detto Cantarella- anche su segnalazione di diversi cittadini, per garantire il diritto alla salute della collettività”.
Per la rimozione, avvenuta in collaborazione con l’Asp, sono scesi in campo cinque operatori specializzati attrezzati con tute, guanti e mascherine. Si è trattato di un lavoro particolarmente complesso perché, per la rimozione in sicurezza, i quindici contenitori sono stati trattati, uno per uno, con un prodotto che blocca le dispersione delle particelle di amianto creando una sorta di pellicola esterna.
“Sono- ha detto il sindaco Pogliese- ancora una volta sorpreso di come l’inciviltà di qualcuno e il dispregio alle regole al tempo della pandemia abbia trovato modo di venir fuori. Da inguaribile ottimista mi auguro che questo lungo periodo di lockdown possa far riflettere chi finora non si è curato di rispettare le regole minime della convivenza civile. Spero che a partire da questa ‘fase due’, l’atteggiamento di tutti sia di maggiore rispetto verso la salute e il lavoro, per non parlare dei costi che il Comune deve sostenere ogni volta che deve smaltire materiali come l’amianto. L’invito è di segnalare alle forze dell’ordine le eventuali irregolarità”.