Smog, a Catania tre nuove centraline per la qualità dell’aria - QdS

Smog, a Catania tre nuove centraline per la qualità dell’aria

Smog, a Catania tre nuove centraline per la qualità dell’aria

mercoledì 08 Gennaio 2020

Entro un paio di mesi la gestione passerà dal Comune all’Arpa. L’assessore Cantarella: “Nell’ultimo controllo solo il diossido di azoto è risultato fuori norma, a causa del traffico”

CATANIA – In alcune città del nord sono già scattati i provvedimenti per limitare l’inquinamento atmosferico. Blocco delle auto o circolazione a targhe alterne stanno già facendo capolino in alcune realtà urbane, in particolare del settentrione. A Catania, invece, per conoscere i livelli di polveri sottili nell’aria occorrerà attendere la prossima primavera.

Servirà infatti ancora qualche mese per completare il passaggio relativo alla gestione delle centraline dal Comune all’Arpa. È ormai l’agenzia regionale per l’ambiente a occuparsi di monitorare la qualità dell’aria che respiriamo: un cambiamento al quale Catania arriva con qualche ritardo rispetto alle altre realtà, ma che sta per essere completato. Come spiegano dalla Direzione ecologia del Comune. “Abbiamo iniziato un po’ in ritardo – affermano – ma tra qualche mese la strumentazione dovrebbe essere completa”.

A quel punto, si potranno leggere i dati “catturati” dalle tre centraline posizionate in città, nel frattempo sostituite da altrettante postazioni (più moderne e precise) e che si trovano, come anche le precedenti, all’incrocio tra corso delle Province, viale Vittorio Veneto e Corso Italia, all’interno dell’ospedale Garibaldi (all’incrocio con via Fabio Filzi) e al parco Gioeni.

I controlli quotidiani, dunque, partiranno a breve e ci diranno che tipo di aria respiriamo. “All’ultimo controllo – continuano i dirigenti della Direzione Ecologia – solo un parametro è risultato fuori norma, ovvero quello relativo al Diossido di azoto, i cui livelli salgono a causa del traffico veicolare, in particolare i motori diesel. Per il resto – continuano – non si sono registrati altri casi particolari”.

Per quanto riguarda il temutissimo PM10, infatti, i livelli sarebbero mitigati dalla ventosità della città, fenomeno atmosferico che contribuisce ad abbassare i livelli di questo genere di inquinanti.

Che però potrebbero trovare maggiore concentrazione in punti non monitorati dalle centraline, eppure particolarmente problematici dal punto di vista del traffico. Tra questi, la via Colombo, accesso sud della città, la circonvallazione e il lungomare dove, in particolari momenti della giornata, la concentrazione di polveri potrebbe aumentare. “I punti monitorati sono particolarmente indicativi – precisano dalla direzione Ecologia – e sono sufficienti per comprendere la qualità dell’aria in città”.

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