Catania, Via Castromarino, area ancora a rischio - QdS

Catania, Via Castromarino, area ancora a rischio

Melania Tanteri

Catania, Via Castromarino, area ancora a rischio

mercoledì 04 Marzo 2020

L’assessore Porto: “Occorre intervenire. Purtroppo la burocrazia rallenta tutto”

CATANIA – Una situazione estremamente delicata per cui serve ancora tempo. Non usa mezzi termini l’assessore alla Protezione civile del Comune di Catania, Alessandro Porto, in relazione al crollo della palazzina di via Castromarino, nel rione Antico Corso, e la successiva necessità di sgomberare abitazioni limitrofe, onde evitare il peggio. Ancora, infatti, non si conoscono le cause che hanno portato, nel mese di gennaio, al cedimento di uno degli edifici che insistono nella viuzza, senza che nessuno, fortunatamente, sia rimasto ferito. L’episodio, che è costato la casa a decine di famiglie, ha comportato anche l’interruzione del cantiere per la realizzazione della tratta della metropolitana che dovrebbe arrivare fino in aeroporto.

Il sopralluogo della scorsa settimana, al quale era presente Porto insieme al sindaco Pogliese e al direttore generale della metropolitana, Salvatore Fiore, non ha infatti sciolto le riserve su quale possa essere stato il motivo del cedimento dell’intera facciata.

La scorsa settimana abbiamo avuto un incontro con tutti gli addetti ai lavori – afferma l’assessore – dall’ingegnere capo del Genio civile, alla protezione civile. Dalla riunione è emerso che c’è un’esigenza di intervento dovuta anche ai dati che ci sono pervenuti negli ultimi giorni dalla società che sta facendo i rilievi. Abbiamo mandato una lettera firmata dal sindaco al magistrato che si occupa delle indagini – prosegue – perché occorre arrivare al dissequestro dell’area per poter intervenire innanzitutto mettendo in sicurezza i luoghi. Nel frattempo, stiamo pensando a come intervenire ma l’aspetto più importate – continua Porto – è quello relativo agli abitanti che in questo momento stanno vivendo un momento drammatico. Per questo – sottolinea – chiederemo aiuto a Palermo”.

La tempistica però non è certa. “Purtroppo, la burocrazia rallenta tutto e poi, a complicare la questione, è il fatto che il crollo della palazzina non è avvenuto in seguito a evento specifico, ad esempio lo scoppio di una bombola, come accaduto in via Crispi, e ancora oggi non si capisce se sia dovuto ai lavori della metropolitana, o addirittura ad altro – spiega ancora l’assessore. Una situazione di incertezza sui motivi dell’episodio che ci impone prudenza anche nei successivi interventi. Abbiamo dovuto sfollare altre due famiglie – conclude – quindi il rischio è ancora in corso”.
Anche il sindaco ha ribadito la necessità, in primis, di mettere in sicurezza, confermando l’avvio di misure per il sostegno economico a chi è rimasto senza casa.

“Procederemo a tappe forzate per evitare ulteriori situazioni di pericolo. Poi decideremo le soluzioni definitive – evidenzia. In questo momento il pensiero va agli sfollati e a quanti abitano nei pressi, che temono di potersi ritrovare anch’essi in situazione di difficoltà. Con la protezione civile stiamo assistendo quotidianamente i residenti e oltre al bonus casa di 250 euro che già siamo in grado di rilasciare, grazie anche alla pronta sensibilità del consiglio che ha modificato il regolamento, stiamo operando per dare una casa a quanti l’hanno momentaneamente persa”.

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