Catania, violenza sessuale e maltrattamenti a compagna e figlia - QdS

Catania, violenze sessuali ai danni della figlia 14enne: arrestato “orco” 38enne

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Catania, violenze sessuali ai danni della figlia 14enne: arrestato “orco” 38enne

Redazione  |
mercoledì 12 Ottobre 2022

Anni di violenze e maltrattamenti, terminati grazie al coraggio della minorenne di denunciare quanto di orribile accadeva in casa.

La Procura della Repubblica etnea, nell’ambito delle indagini a carico di un 38enne catanese già noto alle forze dell’ordine, indagato per violenza sessuale continuata e aggravata ai danni della figlia minore e della compagna e maltrattamenti in famiglia, ha richiesto e ottenuto dal Tribunale di Catania, un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere.

A eseguire l’ordinanza sono stati i carabinieri della stazione di Catania Piazza Dante.

Catania, violenza sessuale e maltrattamenti a figlia 14enne e compagna

Le indagini, coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, corroborate da una complessa attività investigativa, seppur in uno stato del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio con l’indagato, hanno consentito di far emergere un contesto familiare contraddistinto da anni di maltrattamenti e violenze, anche di natura sessuale, ai danni della compagna e della figlia minore di 14anni.

Quest’ultima sarebbe stata vittima di pratiche erotiche, fortunatamente non complete. Nello specifico, dalle indagini è emerso come il 38enne avesse abusato della moglie sin dall’inizio della loro convivenza (nel 2004). Da circa un anno, le attenzioni del “padre orco” si erano indirizzate verso la figlia consanguinea, minorenne.

La denuncia della figlia e i provvedimenti

La ragazzina avrebbe confessato le violenze subìte e i maltrattamenti alle insegnanti dell’istituto scolastico frequentato, che si sono rivolte ai carabinieri. Questi ultimi hanno confermato il timore e l’ansia generati dal 38enne, dedito ad assumere alcol e droga, nei confronti dei propri congiunti. Percosse, intimidazioni con uso di coltelli e molto altro…

Gli accertamenti dei Carabinieri sono stati inoltre fondamentali per dimostrare ulteriormente la freddezza e la mancanza di qualsivoglia inibizione da parte del “genitore carnefice”, che aveva sempre contrastato i tentativi delle vittime di far emergere con i familiari quanto di torbido stesse accadendo.

Invece di desistere o di comprendere la gravità dei propri gesti, l’uomo aveva invece fatto credere ai parenti che le confessioni della figlia e della convivente fossero semplicemente il frutto della loro immaginazione e talvolta addirittura di “un sogno”.

Subito dopo la denuncia, la madre e tutti i 4 figli minorenni hanno raggiunto una casa protetta. Lì hanno continuato a mantenere uno stretto contatto con i carabinieri, fornendo dettagli preziosi per le indagini. Per il 38enne, si sono invece aperte le porte del carcere di Catania Piazza Lanza.

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