Tutto quello che c'è da sapere
Con l’approvazione della Manovra del 2025, avvenuta il 28 dicembre, sono presenti delle importanti novità in merito alle detrazioni fiscali, per cui viene inserito un tetto massimo che cambia in base al reddito e al numero dei figli per limitare le detrazioni concesse a chi ha redditi più elevati. A differenza degli anni passati per essere a conoscenza del limite massimo di detrazioni riconosciute sarà necessario effettuare un calcolo che prende prima in considerazione il reddito personale e, poi, il numero dei figli fiscalmente a carico.
Detrazioni fiscali 2025, le novità
La Legge di Bilancio 2025 apporta delle novità importanti in ambito fiscale. L’Irpef a 3 aliquote è stata confermata anche per il 2025 e resa strutturale. L’Irpef si pagherà, anche per il 2025 secondo i seguenti scaglioni e sulle seguenti aliquote:
- il 23% per redditi fino a 28.000 euro;
- il 35% per redditi fino a 50.000 euro;
- il 43% per redditi oltre i 50.000 euro.
La manovra rende strutturale anche la detrazione di 1.955 euro per i redditi da lavoro dipendente (ricordiamo che fino al 2023 era di 1.880 euro ed era stata aumentata per quest’anno soltanto): rimane invariata, quindi, anche la no tax area per i lavoratori dipendenti. Risulta però importante sottolineare che il cambiamento più significativo è la revisione della disciplina delle detrazioni fiscali su oneri e spese. La manovra punta al risanamento dei conti prevedendo, di fatto un bilancio più rigido a causa della difficoltà nel trovare le coperture. Il ministro Giancarlo Giorgetti aveva annunciato che per nessuno la Legge di Bilancio avrebbe previsto un aumento delle tasse, ma c’è da considerare che un taglio delle detrazioni spettanti equivale a un aumento delle tasse da versare.
Tagli detrazioni ai chi ha redditi elevati
La Legge di Bilancio 2025 porta a un taglio delle detrazioni in base al reddito e al numero di figli a carico. Si tratta di una modifica che va a colpire in modo particolare chi ha redditi molto elevati e chi ha un nucleo familiare poco numeroso. In questo senso il testo prevede che le detrazioni risultano immutate per tutti coloro che hanno un reddito fino a 75.000 euro. Per redditi superiori devono essere calcolate in base al tetto massimo previsto moltiplicato per il coefficiente risultante dal numero dei figli e nello specifico:
- l’importo base è di 14.000 euro per reddito complessivo del contribuente superiore a 75.000 euro;
- l’importo base è di 8.000 euro per reddito complessivo del contribuente superiore a 100.000 euro.
Sulla base di quanto appena detto, il coefficiente per il quale moltiplicare l’importo base dipende dal numero dei figli e nello specifico è:
- 1, se nel nucleo familiare sono presenti più di due figli fiscalmente a carico o almeno un figlio con disabilità accertata ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992 n. 104, fiscalmente a carico.
- 0,50, se nel nucleo familiare non sono presenti figli a carico;
- 0,70, se nel nucleo familiare è presente un figlio a carico;
- 0,85, se nel nucleo familiare sono presenti due figli fiscalmente a carico;
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