Contributi della Regione siciliana al Terzo settore. Oltre 200 progetti superano la prima fase - QdS

Contributi della Regione siciliana al Terzo settore. Oltre 200 progetti superano la prima fase

Michele Giuliano

Contributi della Regione siciliana al Terzo settore. Oltre 200 progetti superano la prima fase

venerdì 22 Settembre 2023

Il Dipartimento della Famiglia ha pubblicato l’elenco delle istanze ricevibili: si passa alla valutazione. Stanziati 3 milioni di euro, ogni ente potrà ricevere fino a circa 320 mila euro

PALERMO – È stata completata la prima fase del bando per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza regionale, promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo settore, per la realizzazione di attività di interesse generale.

Alla pubblicazione dello scorso mese di marzo segue in questi giorni la pubblicazione degli elenchi dei progetti ricevibili e non ricevibili, trasmessi all’assessorato regionale della Famiglia entro la metà del luglio scorso. Si tratta di 210 istanze in tutto, di cui solo 5 non hanno risposto ai requisiti richiesti e sono state considerate irricevibili. Come si legge nel comunicato del dipartimento regionale della famiglia e delle politiche sociali, a firma della dirigente del Servizio 5, Felicia Guastella, e della dirigente generale Maria Letizia Di Liberti, “l’elenco dei progetti ricevibili e la relativa documentazione verranno trasmessi alla Commissione ad hoc istituita per la verifica delle condizioni di ammissibilità e per la successiva valutazione”.

Il bando prevede finanziamenti per tre milioni di euro

Per quanto riguarda le richieste irricevibili, ciò è stato dovuto all’invio oltre il termine di scadenza o all’assenza della documentazione necessaria. Il bando prevede finanziamenti per tre milioni di euro. Ogni ente non potrà ricevere un importo complessivo superiore a 321.125,34 euro.

Gli obiettivi

Gli obiettivi che si vogliono raggiungere attraverso questo avviso sono diversi: promuovere un’agricoltura sostenibile, assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età, fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment di tutte le donne e le ragazze, ridurre le ineguaglianze, anche attraverso la trasformazione degli insediamenti umani, che siano inclusivi, sicuri e sostenibili.

Partendo da queste premesse, i progetti presentati spaziano attraverso attività molto diverse, ma sempre improntate allo sviluppo socio culturale del territorio: sviluppo della cultura del volontariato; integrazione, accoglienza e inclusione socio-lavorativa che partono dall’agricoltura; sviluppo sostenibile del territorio rurale e miglioramento della qualità della vita delle comunità; inserimento socio-lavorativo di persone con disabilità o svantaggiate e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale. E ancora, educazione ambientale e alimentare, nonché salvaguardia della biodiversità; valorizzazione del patrimonio, naturale, culturale, enogastronomico e turistico del territorio; promozione e diffusione della responsabilità sociale delle imprese nelle imprese agricole e nelle comunità; sviluppo delle reti associative del terzo settore e rafforzamento della loro capacity building, ed anche doposcuola.

I progetti andranno svolti sul territorio isolano, e la durata delle proposte progettuali non dovrà essere inferiore a 6 mesi e superiore a 12 mesi. Dopo la comunicazione di ammissione a finanziamento, da parte dell’assessorato regionale famiglia, politiche sociali, il progetto dovrà essere avviato entro 30 giorni.

La quota di finanziamento regionale richiesto non potrà superare l’80% del costo totale del progetto approvato. La restante parte di cofinanziamento, pari almeno al 20%, sarà a carico dei soggetti proponenti, i quali potranno avvalersi anche di eventuali risorse finanziarie messe a disposizione da soggetti terzi, pubblici o privati. In questo caso, il cofinanziamento dovrà consistere in un apporto monetario, mentre il cofinanziamento a carico del soggetto proponente o del partner, potrà essere assicurato anche attraverso oneri figurativi (rimborso spese del personale volontario, uso immobili o attrezzature proprie) nella misura massima del 50% del valore complessivo del cofinanziamento stesso.

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