Se negli Stati Uniti il direttore dell’Istituto nazionale di allergie e malattie infettive (Niaid) Anthony Fauci ha annunciato per la primavera i primi test sull’uomo del candidato vaccino prodotto dalla biotech Moderna, e i ricercatori israeliani di Migal stanno adattando all’uomo il loro siero contro un ceppo di coronavirus nel pollame, anche in Cina è corsa al vaccino contro Covid-19. Fin dall’inizio dell’epidemia a Wuhan diversi gruppi di ricerca nel colosso asiatico si sono dedicati allo sviluppo del vaccino e hanno adottato molteplici approcci tecnologici per arrivare all’obiettivo. Xu Nanping, viceministro della Scienza, ha riferito che il primo di questi candidati vaccini dovrebbe essere pronto per gli studi clinici a fine aprile.
Più in dettaglio, il virologo Zhang Linqi guida il team della Tsinghua University impegnato in studi su terapie mirate a proteggere contro la malattia: “La mia mente è totalmente occupata dalla ricerca su Covid-19 – ha spiegato Zhang in videoconferenza – e non osiamo rallentare neanche un momento nella corsa contro il virus”.
Il team di Zhang ha studiato il meccanismo attraverso il quale il virus penetra nelle cellule ospiti al livello atomico, mettendo in luce un obiettivo più preciso e mirato per lo sviluppo del vaccino. I ricercatori stanno adottando un metodo di ingegneria genetica per la progettazione dei loro vaccini. Zhang ha affermato che, sebbene il ciclo di ricerca e sviluppo di questi particolari prodotti richieda solitamente un lungo periodo di tempo, l’applicazione di nuove tecnologie e la possibilità di richiedere un utilizzo d’emergenza nelle epidemie stanno davvero accelerando lo sviluppo del vaccino contro Covid-19.
I ricercatori dell’Accademia
delle scienze mediche militari invece stanno lavorando a un vaccino
ricombinante. Chen Wei, leader del team, ha assicurato l’impegno ad accelerare
i tempi il più possibile, anche grazie ai big data. Un team dell’Istituto di
microbiologia dell’Accademia cinese delle scienze sta sfruttando la precedente esperienza
accumulata nello sviluppo di un vaccino per il coronavirus della Mers per mettere a punto uno ‘scudo’
contro Covid-19. Dal momento che i vaccini devono essere testati prima sugli
animali, i ricercatori hanno rapidamente approntato modelli animali di
Covid-19: topi e scimmie.
Mentre la società biotech Stemirna Therapeutics ha lanciato un programma con l’ospedale orientale di Shanghai per mettere a punto un vaccino a mRna, che ha il vantaggio di un ciclo di sviluppo e produzione più breve. I ricercatori del China Center for Disease Control and Prevention hanno contribuito fornendo una sequenza genetica del nuovo coronavirus e svelando possibili antigeni. In questo modo sono stati testati 12 campioni sugli animali e condotti gli esperimenti preclinici necessari.
Insomma, anche in Asia è corsa al vaccino, anche se tutti i ricercatori sottolineano l’importanza di rispettare i tempi tecnici in grado di garantire non solo l’efficacia, ma anche la sicurezza di questi prodotti.