Franco Landella, che si era dimesso due settimane fa, è accusato anche di concussione. Indagata con lui la moglie, dipendente comunale, e altri amministratori del centrodestra nel Comune pugliese
Il sindaco leghista di Foggia, Franco Landella, dimissionario dalla carica dal 4 maggio scorso, è stato arrestato e sottoposto ai domiciliari dalla Polizia di Stato del capoluogo dauno e del Servizio Centrale operativo.
Le indagini della Procura della Repubblica riguardano il primo cittadino – come detto esponente della Lega di Matteo Salvini – che era stato eletto nel 2014 e poi riconfermato nel 2019 , ma anche altri amministratori del centrodestra accusati, a vario titolo, di tentata corruzione e concussione.
Il provvedimento cautelare è stato disposto dal gip del Tribunale di Foggia e interessa cinque persone.
All’arresto, il 10 febbraio, di un consigliere comunale, Bruno Longo, erano seguiti il 30 aprile i provvedimenti cautelari a carico di altri due esponenti di maggioranza, l’ex presidente dell’assemblea municipale Leonardo Iaccarino e Antonio Capotosto con le accuse, a vario titolo, di corruzione tentata induzione indebita e peculato, unitamente a un imprenditore sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Iaccarino era stato sfiduciato dall’assemblea dopo la vicenda dei colpi di pistola esplosi dal balcone della sua abitazione la notte di Capodanno e del video relativo diffuso sui social.
Peraltro dal 10 marzo si è insediata una commissione prefettizia incaricata di verificare se sussistano pericoli di infiltrazione o condizionamenti da parte della criminalità organizzata nell’amministrazione comunale.
Qualche giorno fa Landella era risultato indagato insieme alla moglie, che è una dipendente comunale e faceva parte del suo gabinetto.
Il primo cittadino si era presentato il 17 maggio in Procura per rendere dichiarazioni spontanee ai pm che stanno indagando.