Il leader di Fratelli d'Italia mette di nuovo nel mirino il ministro della Salute dopo la sentenza del Tar del Lazio sulle cure domiciliari
Dopo che il Tar del Lazio si è pronunciato in senso positivo sul ricorso presentato dal Comitato Cura Domiciliare Covid-19, annullando la circolare del Ministero della Salute in cui si sostiene il principio della “vigilante attesa” e la somministrazione di farmaci a base di Paracetamolo a pazienti risultati positivi al virus e in isolamento domiciliare, il leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha messo di nuovo nel mirino il ministro della Salute, Roberto Speranza, invocando subito provvedimenti da parte di Draghi e delle forze della maggioranza.
“Speranza ha fallito, non può rimanere un minuto di più”
“ll Tar del Lazio – si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook della Meloni – accoglie il ricorso del Comitato per le Cure domiciliari e boccia le famigerate linee guida del Ministero della Salute su “tachipirina e vigile attesa”. Dopo due anni di fallimenti conclamati, la sentenza del Tar del Lazio mette una pietra tombale sull’operato del Ministro Speranza, che ha la grande responsabilità di non aver mai voluto ascoltare le numerosissime esperienze cliniche portate dai medici di base. È chiaro che Speranza non può rimanere un minuto di più, Mario Draghi e le forze di maggioranza prendano atto del fallimento.