Customare care Trenitalia, sit-in alla stazione di Palermo, i sindacati: "Ricatto occupazionale" - QdS

Customare care Trenitalia, sit-in alla stazione di Palermo, i sindacati: “Ricatto occupazionale”

Customare care Trenitalia, sit-in alla stazione di Palermo, i sindacati: “Ricatto occupazionale”

Redazione  |
martedì 20 Giugno 2023

La proposta di assunzione formalizzata da Comdata, spiegano i sindacati, prevede la riduzione fino al 50% delle ore di lavoro

E’ in corso, dalle 10 di stamattina, un sit-in alla stazione centrale di Palermo per la vertenza Trenitalia, l’ultima commessa in uscita da Almaviva, gestita senza esuberi e per la quale l’azienda aggiudicataria, Comdata, dichiara da subito una riduzione del 35%.

“Condizioni lavorative di gran lunga peggiorative rispetto alle precedenti”

Il cambio d’appalto delle attività di Customer Care di Trenitalia ha, ormai, assunto i connotati di un vero e proprio ricatto occupazionale ai danni di lavoratori impiegati su una commessa fra le più redditizie e prestigiose di Almaviva – dichiarano Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom e Ugl Comunicazioni – La decisione di Comdata di chiudere la procedura di clausola sociale, pervenuta alle organizzazioni sindacali il 16 giugno, prefigura uno scenario nel quale i lavoratori, pur di salvaguardare il proprio posto di lavoro, saranno costretti ad accettare delle condizioni lavorative di gran lunga peggiorative rispetto alle precedenti”.

La proposta di assunzione prevede la riduzione fino al 50% delle ore di lavoro

La proposta di assunzione formalizzata da Comdata, spiegano i sindacati, prevede la riduzione fino al 50% delle ore di lavoro, “senza tacere inoltre il fatto che i lavoratori dovranno far pervenire la loro adesione entro un termine esiguo, 21 giugno, ragion per cui è preclusa ogni possibilità di trattativa sindacale”. “E’ evidente – aggiungono – che ci troviamo di fronte all’atto definitivo di destrutturazione della normativa legale e contrattuale in tema di clausola sociale dei call center che, in aggiunta al tema mai risolto della delocalizzazione del lavoro all’estero e alle gare d’appalto aggiudicate con l’esclusivo criterio del massimo ribasso, sta mettendo seriamente a rischio l’intero perimetro occupazionale del settore”.

Le sigle: “mera speculazione a carico dei lavoratori”

“Fa specie – proseguono i sindacati – che, ancora una volta, sia una società-committenza finanziata da capitale pubblico, quale è Trenitalia, a determinare la palese violazione di una legge dello Stato”. Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom e Ugl Comunicazioni ribadiscono la richiesta d’intervento immediato delle istituzioni per fermare “una mera speculazione a carico dei lavoratori”.

Sciopero a oltranza dal 17 giugno

I lavoratori Almaviva della commessa Trenitalia, già in sciopero a oltranza dal 17 giugno, continueranno la loro protesta fino a quando “Comdata non verrà riportata a più miti consigli e il committente Trenitalia non si assuma la responsabilità sociale di lavoratori che da anni contribuiscono, in maniera determinante, a fornire un servizio di assistenza al cliente d’eccellenza”.

Nella foto un momento del sit-in alla stazione di Palermo (foto profilo Facebook Cgil Palermo)

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