Trimestrali Stoxx 600, BofA: conti delle banche mascherano debolezza più ampia
(Teleborsa) - Con circa il 90% delle aziende nello Stoxx 600 che hanno pubblicato i risultati trimestrali, la crescita degli utili per azione del terzo trimestre rimane più forte del previsto, con un +5% anno su anno, rispetto al calo del 5% degli utili che il consensus si aspettava in questa fase di reporting. Mentre parte della sorpresa positiva della crescita è dovuta a un netto taglio dei numeri di consensus sell-side poco prima dell'inizio della stagione delle trimestrali, che è stato rapidamente invertito nelle prime settimane di reporting, sia le stime degli utili per azione del terzo trimestre che del quarto trimestre sono state costantemente riviste al rialzo nelle ultime settimane. Lo affermano gli analisti di Bank of America (BofA).
Una delle ragioni principali è stato il settore Finanziario, con solidi risultati nel settore, e in particolare per le Banche, che hanno aumentato gli utili complessivi dell'indice. Il consensus prevede una crescita degli utili per azione del terzo trimestre del 3% anno su anno per l'intera stagione, in aumento rispetto al -1% di circa un mese fa e solo un modesto calo rispetto alla crescita del 6% registrata nel secondo trimestre. Escludendo il settore Finanziario, tuttavia, la crescita degli utili del terzo trimestre è pari al -6% e si prevede che chiuderà la stagione al -7%. Ciò segna una brusca decelerazione rispetto alla crescita del 3% registrata nel secondo trimestre, con energia e beni di consumo discrezionali (principalmente auto e beni di lusso) come principali freni.
Il 52% delle società Stoxx 600 ha superato le stime EPS, in calo rispetto al 55% di inizio stagione, ma comunque ben al di sopra dei livelli inferiori al 50% impliciti nelle sorprese economiche profondamente negative dell'area euro nel terzo trimestre. I beat delle vendite sono rimasti tuttavia deboli, al 41%, ben al di sotto della media di lungo periodo del 53%. Banche (88%), assicurazioni (78%) e servizi finanziari (70%) hanno registrato finora i più alti EPS beat, mentre immobiliare (27%), auto (29%) e beni industriali (31%) hanno registrato i più bassi. I titoli ciclici, escludendo i titoli finanziari, hanno registrato il più debole EPS beat ratio in sei anni, al 39%, mentre i titoli difensivi sono notevolmente migliori, al 51%, quasi il più grande spread a favore dei titoli difensivi in ??un decennio.
Solo il 42% delle aziende dei paesi principali (Germania, Francia) ha superato le aspettative EPS, contro il 63% delle aziende della periferia (Italia e Spagna).