Piazza Affari galleggia grazie alle banche. Focus su CPI USA
(Teleborsa) - Gira in positivo la seduta finanziaria di Piazza Affari, che si colloca in pole position tra i listini azionari europei, colpiti oggi da vendite generalizzate. In Francia nel 3° trimestre il tasso di disoccupazione è salito al 7,2% dal 7,1% del periodo antecedente. Oggi non sono in programma altri dati europei rilevanti, mentre negli Stati Uniti il focus è sull'inflazione di ottobre.
L'Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,063. L'Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,45%. Seduta in lieve rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che avanza a 68,3 dollari per barile.
Lieve miglioramento dello spread, che scende fino a +126 punti base, con un calo di 2 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,65%.
Tra i listini europei tentenna Francoforte, che cede lo 0,46%, resta vicino alla parità Londra (-0,14%), e sostanzialmente debole Parigi, che registra una flessione dello 0,44%.
Piazza Affari continua la seduta con un guadagno frazionale sul FTSE MIB dello 0,21%, mentre, al contrario, si muove intorno alla parità il FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 35.802 punti. Consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (-0,06%); in frazionale calo il FTSE Italia Star (-0,66%).
Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, tonica Banca MPS che evidenzia un bel vantaggio del 3,18%. In luce BPER, con un ampio progresso del 2,96%. Andamento positivo per Prysmian, che avanza di un discreto +1,91%. Intesa Sanpaolo avanza dell'1,50%.
Le peggiori performance, invece, si registrano su STMicroelectronics, che ottiene -3,78%. Vendite su DiaSorin, che registra un ribasso dell'1,97%. Seduta negativa per Amplifon, che mostra una perdita dell'1,78%. Sotto pressione Leonardo, che accusa un calo dell'1,67%.
Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, De' Longhi (+5,76%), Digital Value (+4,29%), El.En (+1,67%) e The Italian Sea Group (+1,48%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su Comer Industries, che prosegue le contrattazioni a -3,76%. Scivola Carel Industries, con un netto svantaggio del 2,83%. In rosso Juventus, che evidenzia un deciso ribasso del 2,77%. Spicca la prestazione negativa di Ferretti, che scende del 2,15%.