La maggioranza esulta e le opposizioni sono sul piede di guerra: arriva l'ok al Ddl Autonomia anche dalla Camera.
L’autonomia differenziata è legge: c’è il sì della Camera, nonostante le tensioni con tra la maggioranza e opposizione.
Tra i primi ad annunciarlo anche sui social è il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che commenta: “Per un’Italia più efficiente e più moderna, con meno sprechi e più servizi a tutti i cittadini, da Nord a Sud: dopo tanti anni di battaglie e di impegno, nonostante le bugie e gli attacchi della sinistra, grazie alla Lega e al governo l’Autonomia richiesta da milioni di Italiani è stata approvata questa mattina anche alla Camera ed è finalmente legge. Una vittoria di tutti gli italiani: Grazie”.
Legge sull’autonomia differenziata, cosa prevede
Al culmine di una seduta fiume alla Camera, fatta di non pochi contrasti tra maggioranza e opposizione, è arrivata l’ufficialità: il Ddl sull’autonomia differenziata è legge. Ma di cosa si tratta? Cosa prevede il Ddl che presto entrerà in vigore?
Si tratta di una legge in 11 articoli che ridefinisce le intese tra lo Stato e quelle Regioni e il livello di autonomia su 23 diverse materie. Uno strumento per garantire maggiore autonomia alle Regioni in settori economici strategici. Tra questi figurano: salute, istruzione, sport, ambiente, energia, trasporti, cultura e commercio estero.
Nel testo di legge sull’autonomia differenziata è specificato che la concessione di una o più “forme di autonomia” è subordinata alla determinazione dei Lep, cioè i criteri per garantire i livelli essenziali delle prestazioni.
La reazione della maggioranza
Il sì al Ddl Autonomia differenziata è stato accolto con favore da tutto il centrodestra.
“Oggi, più che mai, è chiaro che l’autonomia differenziata è la scelta migliore per il futuro dell’Italia, un sogno che diventa realtà, richiesto a gran voce da Veneti e Lombardi con i referendum del 2017. Mentre la sinistra ha continuato strumentalmente ad opporsi all’attuazione della Riforma del Titolo V della Costituzione, la Lega e il centrodestra al Governo, dopo la seduta fiume di questa notte, hanno riscritto la storia, approvando in via definitiva il Ddl Calderoli”, ha dichiarato Massimo Bitonci (Lega), sottosegretario al Mimit, durante i lavori in aula.
“Un grande risultato che ora, attraverso le intese con le Regioni, potrà portare nuove materie per le amministrazioni che vorranno cogliere questa fondamentale opportunità. Maggiori competenze e responsabilizzazione degli amministratori locali sulla loro azione, razionalizzazione della spesa, costi e fabbisogni standard cancellando il criterio della spesa storica e con i Lep, garanzie nazionali per i servizi sociali essenziali per combattere le diseguaglianze sociali. Attuazione di una riforma che unisce e non divide”, ha aggiunto.
Soddisfatto anche il deputato di Fratelli d’Italia, Mauro Malaguti, che dopo il sì alla legge sull’autonomia differenziata commenta: “Ciò che non vogliono o non possono accettare le sinistre, dopo anni di immobilismo con governi costruiti a tavolino, tecnici o con coalizioni innaturali, è che all’attuale maggioranza dagli italiani è stato dato il mandato del ‘fare’”.
La reazione delle opposizioni
Dopo l’approvazione alla Camera della legge sull’autonomia differenziata, le opposizioni sono sul piede di guerra. “Un provvedimento che divide e crea diseguaglianze che viene approvato di notte nella vergogna. Con questo voto sancite che esistono cittadine e cittadini di serie e A e serie B“, ha detto la segreteria del Pd, Elly Schlein.
“L’approvazione dell’autonomia differenziata rende questo giorno nefasto per tutto il Paese. Gli effetti si vedranno nei prossimi mesi: scuola, ambiente, sanità, politiche sociali: tutto sarà frammentato e chi è già più indietro precipiterà nel baratro. Non sono previsioni da Cassandra, purtroppo è scritto nero su bianco nella legge. La narrazione trionfalistica del governo non servirà a nascondere la realtà”. Questo il commento del vicepresidente della Camera Sergio Costa.
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