Adesso toccherà al Parlamento siciliano concludere con l'approvazione della riforma delle ex province.
Il Ddl province è stato appena trasmesso agli uffici di Presidenza dell’Ars. Ad annunciarlo il presidente della I Commissione affari istituzionali, On. Ignazio Abbate, relatore in Aula della legge, insieme al capogruppo della DC all’Ars, On. Carmelo Pace. Adesso toccherà al Parlamento siciliano procedere alla conclusione dell’iter con l’approvazione, in Aula, della riforma delle ex province.
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Le parole di Ignazio Abbate dopo la consegna del Ddl province
“Abbiamo atteso la fine della Finanziaria e, come promesso, stiamo presentando il testo al Parlamento – dichiara l’on. Ignazio Abbate -. Ringrazio tutti i componenti della commissione Affari istituzionali, l’assessore Andrea Messina e i funzionari dell’assessorato alle Autonomie Locali, che in questi mesi hanno contribuito attivamente alla stesura del Ddl. Vogliamo quanto prima che venga approvato dall’Aula in maniera tale che i cittadini possano recarsi alle urne il più presto possibile e tornare a votare i rappresentanti delle Province, rilanciando così i territori che, negli ultimi 10 anni sono stati abbandonati e mandando definitivamente in soffitta una riforma che si è rivelata fallimentare sotto tantissimi punti di vista”.
Il commento di Carmelo Pace sul Ddl province
“Abbiamo mantenuto l’impegno con i siciliani: consegnare al Parlamento, già ad inizio anno, il testo della riforma delle ex Province – dichiara l’on. Carmelo Pace -. In questi mesi abbiamo lavorato incessantemente con l’onorevole Abbate, prima in Commissione Affari istituzionali e poi in quella Bilancio, per dare l’opportunità ai siciliani di tornare a votare un governo all’interno delle province. Rinnovare questi organi vuol dire ridare dignità alle istituzioni e responsabilizzare una nuova classe dirigente vicina ai territori, e, farlo subito, significa rilanciare l’azione amministrativa e di sviluppo nel più breve tempo possibile. Speriamo, adesso, che l’Aula possa esitare il testo quanto prima, dando la possibilità ai siciliani di tornare a votare nei prossimi mesi”.