Dissesto idrogeologico: Calascibetta, piazza San Pietro sicura - QdS

Dissesto idrogeologico: Calascibetta, piazza San Pietro sicura

Dissesto idrogeologico: Calascibetta, piazza San Pietro sicura

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giovedì 01 Aprile 2021

Sono in pochi a Calascibetta, nell’Ennese, ad avere
visto piazza San Pietro, perla del quartiere normanno del paese, nella
sua interezza e pienamente fruibile, o a ricordarsene in tutto il suo
splendore. Da oltre quarant’anni, infatti, gli spazi di quest’area risultano
chiusi al transito per inagibilità e per motivi precauzionali, ma ora, grazie
alla Struttura contro il dissesto idrogeologico, guidata dal governatore
Nello Musumeci, verranno recuperati e restituiti alla cittadinanza e ai
turisti.

Gli Uffici diretti da Maurizio Croce hanno infatti
pubblicato la gara – importo di poco inferiore ai due milioni di euro
per i lavori di consolidamento di tutto il versante. C’è tempo sino al prossimo
19 aprile per parteciparvi. Si tratta di un’opera di completamento,
iniziata tanti anni fa e mai portata a termine, in una zona che ha
classificazioni di pericolo e di rischio molto alte, P4 ed R4.

L’area d’intervento comprende parte del centro abitato su un
rilievo a circa 800 metri sul livello del mare e dal quale si domina
un’ampia vallata. La piazza si trova alla sommità di una parete rocciosa che
presenta una forte acclività e che in alcuni tratti è verticale: sono diffusi i
fenomeni di erosione e i casi di crolli che hanno messo a repentaglio la
pubblica incolumità, soprattutto tra via Longobardi e via San Matteo.

Il progetto prevede interventi di tipo passivo, con la
collocazione a valle del pendio di tre barriere paramassi, di cui due con
un’estensione di trenta metri e la terza di cinquanta, con la funzione di
rallentare, intercettare o arrestare elementi lapidei già in movimento. Si
procederà inoltre con operazioni di ispezione e disgaggio della parete rocciosa
dei blocchi instabili, ma anche con l’imbracatura mediante funi d’acciaio
zincato ancorate ai tiranti e sistemi di chiodatura capaci di assorbire una
energia cinetica pari a mille kilojoule.

Il piazzale soprastante la rupe verrà messo in sicurezza e
sarà sistemata la pavimentazione, che oggi si presenta sconnessa in più punti,
con pietra dura dell’area pedemontana disposta secondo uno schema a correre.
Verrà risolto il problema dell’infiltrazione delle acque meteoriche, motivo
principale dell’azione erosiva del costone unitamente a quello degli agenti
atmosferici che hanno sgretolato alcune sue parti, e ripristinata la ringhiera
del belvedere.

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