Magistrato e presidente dell'Iran, il 63enne vinse le elezioni presidenziali nel 2021, con un voto che ha registrato la più bassa affluenza della storia della Repubblica islamica
Nelle scorse ore, Ebrahim Raisi (presidente dell’Iran), è morto nell’incidente che ha coinvolto l’elicottero su cui viaggiava. Il velivolo è precipitato a 20 km dal confine con l’Azerbaigian. La tv di stato iraniana ha annunciato la morte di Raisi e del ministro degli Esteri, Hossein Amir-Abdollahian.
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A bordo, altre 6 persone. A confermare la notizia anche il vice presidente e attuale presidente ad interim, Mohsen Mansouri.
Chi è Ebrahim Raisi, il presidente iraniano morto in elicottero
Magistrato e presidente dell’Iran, il 63enne Ebrahim Raisi vinse le elezioni presidenziali nel 2021, con un voto che ha registrato la più bassa affluenza della storia della Repubblica islamica. Cresciuto in una famiglia clericale, Raisi si dice fosse un tipo molto intransigente e di una spiccata educazione religiosa.
Come riportato dall’analisi dell’Enciclopedia britannica, si presume che abbia partecipato in maniera attiva alle azioni del 1978-79 che portarono lo Scià all’esilio a all’istituzione del sistemo di governo basato sulle fondamenta di Khomeini. Persona politicamente sempre più forte dopo l’ascesa al potere di Ali Khamenei (nel 1989), Raisi ha nel tempo costruito l’immagine del critico di governo, con forti principi, valori e progetti anti-corruzione.