Elezioni amministrative 2023: in Sicilia si vota in 128 Comuni, compresi i capoluoghi Catania, Ragusa, Siracusa e Trapani. Ecco gli aggiornamenti e come seguire la diretta su QdS.it.
Elezioni comunali 2023 in Sicilia, i risultati e lo spoglio delle amministrative in diretta
Elezioni comunali 2023 in Sicilia: domenica 28 e lunedì 29 maggio, i cittadini di 128 Comuni sono stati chiamati alle urne per esprimere il proprio voto, eleggere il proprio sindaco e rinnovare le Amministrazioni comunali. Eventuali ballottaggi si svolgeranno l’11 e il 12 giugno.
Sono quattro i capoluoghi di provincia siciliani al voto: Catania, Siracusa, Ragusa e Trapani. L’inizio dello spoglio è previsto per le ore 15 di lunedì 29 maggio. Ecco i risultati in costante aggiornamento per le principali quattro città al voto. Per aggiornarsi sui risultati e i sindaci eletti in tutti e 128 Comuni al voto, è possibile affidarsi alla diretta “I sindaci eletti in Sicilia” (link in basso).
Aggiornamenti
30/5, ore 9: Siracusa è l’unico dei quattro capoluoghi di provincia siciliani al voto ad andare al ballottaggio. A contendersi il titolo saranno il candidato del centrodestra Ferdinando Messina e il sindaco uscente Francesco Italia. Trantino è ufficialmente il nuovo sindaco di Catania, mentre Peppe Cassì fa il bis come sindaco di Ragusa. Vicina la vittoria per Tranchida a Trapani.
20.49: Anche la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, commenta il risultati provenienti dai Comuni al voto non nascondendo amarezza per la sconfitta del Centrosinistra in diverse città italiane, tra cui Catania: “Il vento a favore delle destre è ancora forte e c’è ancora. Sapevamo che sarebbe stato difficile, non si cambia in due mesi e ci vuole tempo per costruire un centrosinistra vincente. È evidente che da soli non si vince”.
20.44: “Siamo soddisfatti, la città ha risposto bene, vuole cambiare e vuole farlo con un candidato sindaco di centrodestra. Siamo la prima coalizione, aspettiamo i dati definitivi delle liste e domani, con una visione più precisa del voto, faremo un primo incontro di coalizione e le valutazioni su come proseguire la campagna elettorale. Io sono molto fiducioso e voglio ringraziare i tanti siracusani che sono andati a votare e hanno scelto le nostre liste e me”. A dirlo è Ferdinando Messina, candidato sindaco del centrodestra a Siracusa, per il quale si profila il ballottaggio con il sindaco uscente Francesco Italia. Secondo le proiezioni di Noto Sondaggi per Video Regione Sicilia, infatti, l’uomo su cui puntano Forza Italia, Fratelli d’Italia, Noi con la Sicilia – Popolari e Autonomisti e la Dc, oltre ad alcune liste civiche, si attesta al 32 per cento lasciando l’uscente Italia al 24,5%. Sono al ballottaggio con un ampio risultato, ma non mi ubriaco e continuo a seguire la linea della coalizione e dei partiti – aggiunge -. Tutti insieme decideremo come continuare questa campagna elettorale”. In vista del turno di ballottaggio è possibile una ricomposizione della ‘frattura’ con Edy Bandiera, ex deputato ed ex assessore regionale che si è candidato a sindaco senza il sostegno del suo partito, Forza Italia? “Non abbiamo mai precluso la strada a nessuno, il nostro è stato un progetto aperto e tale rimane – dice Messina ai microfoni di Video Regione -. Nessuna rottura o frattura è stata fatta nei confronti dei partiti alleati, le fuoriuscite ci sono state perché non è stato condiviso il progetto che prevedeva la mia candidatura a sindaco. Credo che sia complicato da parte di chi assunto questa decisione poter fare un passo indietro. Da parte mia non c’è nessuna preclusione, la coalizione di centrodestra è aperta al dialogo. Io sono alternativo all’amministrazione Italia – conclude il candidato sindaco del centrodestra -, chiunque vuole cambiare è ben accetto”.
19.51: E’ stato accolto tra gli applausi al suo ingresso in Municipio Peppe Cassì, il sindaco uscente di Ragusa per il quale si profila una vittoria schiacciante al primo turno con oltre il 60 per cento delle preferenze. Cassì, che tornato nel suo ufficio ha indossato di nuovo la fascia tricolore, ha tracciato un bilancio degli ultimi cinque anni alla guida della città. “Sono stati anni difficili, abbiamo fatto tante cose, non ci siamo mai fermati – ha detto -. Abbiamo tenuto i conti in ordine e amministrato con onestà e trasparenza. Non sempre siamo riusciti a fare tutto, ma con la città si è creato un profondo rapporto empatico”. “Esprimo tutta la mia gratitudine ai miei concittadini che in maniera chiara hanno dato una valutazione sul sindaco”, ha aggiunto. Un giudizio che per Cassì “non è solo sulle cose fatte, che sono verificabili e sono state tante grazie a una squadra di altissimo livello”, ma anche sul modo in cui è stata condotta la campagna elettorale. “Questo risultato dimostra che l’aggressività non paga, è stata una campagna elettorale molto dura, in cui sono stato oggetto di calunnie, che valuterò se sottoporre al vaglio dell’autorità giudiziaria”. Una campagna elettorale che “in alcuni casi è sfociata nell’odio e nel risentimento personale, che io non ho voluto alimentare. Non ho seguito gli altri in un percorso tossico che aveva la finalità di gettare discredito. Adesso c’è tanto da fare, abbiamo iniziative in campo per decine di milioni di euro. Spero di essere all’altezza della fiducia che i cittadini mi hanno voluto di nuovo rinnovare e di accompagnare la città verso una crescita costante”, conclude.
19.49: “C’è stata una grande affermazione del sindaco uscente, la città gli ha tributato un riconoscimento importante, anche al di sopra aspettative. Gli auguro buon lavoro”. A dirlo, ai microfoni di Videoregione, è stato Giovanni Cultrera, candidato sindaco del centrodestra a Ragusa, commentando l’affermazione schiacciante dell’uscente Peppe Cassì che si avvia alla vittoria al primo turno con oltre il 60 per cento delle preferenze. “Sapevamo che sarebbe stata una competizione difficile – aggiunge il candidato su cui avevano puntato FdI e FI -. Noi siamo stati penalizzati dall’inizio della campagna elettorale in sensibile ritardo rispetto a quella dei nostri avversari e in appena due mesi abbiamo dovuto costruire la coalizione, presentarci alla città. Quello registrato dal sindaco uscente per il candidato del centrodestra è “un successo personale, i cittadini hanno premiato Cassì uomo. Il nostro auspicio, anche se per lui si profila una maggioranza bulgara, è che l’opposizione in Consiglio comunale sia più attiva rispetto a cinque anni fa per fare in modo che Ragusa possa riprendere il proprio percorso di crescita”.
19,20: “Il Centrodestra vince queste elezioni amministrative, conferma il suo consenso tra gli italiani, il suo radicamento, la sua forza. Voglio ringraziare tutti i cittadini che hanno scelto di accordare la loro fiducia al centrodestra e hanno premiato il nostro buongoverno, le nostre proposte, la nostra concretezza”. Lo ha detto attraverso un video su Facebook la premier Giorgia Meloni commenta l’esito dei ballottaggi delle amministrative. “Abbiamo ottenuto conferme importanti e qualche vittoria che potrebbe definirsi storica, come ad Ancona, a conferma del fatto che non esistono più le roccaforti e che i cittadini sanno fare le loro scelte valutando i programmi e le persone. Un risultato che ci incoraggia ad andare avanti e fare ancora meglio. Voglio fare i miei auguri di buon lavoro a tutti i sindaci che sono stati eletti, il Governo lo troverete sempre al vostro fianco”, ha concluso la presidente del Consiglio.
Ore 18.37: Il candidato del Centrosinistra, Maurizio Caserta, commenta la sconfitta alle elezioni per la poltrona di primo cittadino di Catania: “Se i dati sono questi il risultato è abbastanza chiaro. Siamo soddisfatti e inizia un percorso in Consiglio comunale. Abbiamo offerto in città un’alternativa politica. Cominciamo da qua. Credo che ci siano tutte le risorse per continuare a proporre una idea di città. Siamo fiduciosi, determinati e tenaci, non ci fermiamo. Ho chiamato l’avvocato Trantino per congratularmi. La città ha tributato al Centrodestra una maggioranza pia, è giusto che governino. Non possiamo disperdere la ricchezza di idee e persone che abbiano messo in campo. Siamo qui. Non ce ne andiamo. Nella società e nel consiglio comunale. Gli elettori hanno sempre ragioni”.
Ore 18:30: Si avvia verso la vittoria al primo turno Giuseppe Cassì, sindaco uscente di Ragusa, sostenuto da cinque liste civiche. Secondo la III proiezione realizzata da Noto sondaggi per Videoregione Sicilia, infatti, il primo cittadino uscente nuovamente in corsa ha incassato il 65,5% delle preferenze, lasciando il ‘rivale’ appoggiato dal Pd Riccardo Schininà al 17,7%, Giovanni Cultrera, sostenuto da FdI e FI, al 10 per cento, e l’uomo su cui puntava il M5s 6,8%.
Ore 18.15: Ragusa è il capoluogo di provincia in Sicilia con l’affluenza più alta per le comunali. Ha votato il 56,03 per cento. A seguire Siracusa con il 55,02 per cento, Trapani con il 54,75 per cento e ultimo Catania con il 52,65 per cento degli elettori al voto. Lo scrutinio è ancora in corso.
Ore 18.15: Catania, Trantino: “Serve responsabilità, condizione Comune non permette trionfalismi”. “Questo Comune per la condizione che vive non permette trionfalismi; solo grande senso di responsabilità. Se verranno confermate le proiezioni, subito si avvierà una serie di tavoli per verificare alcuni fondamentali da cui dipende l’inizio di questa amministrazione”. Lo afferma il candidato sindaco di Catania per il centrodestra, Enrico Trantino, ampiamente avanti nelle proiezioni. “C’è tanto di buono – aggiunge – in questa coalizione. Non dimentichiamo che è la coalizione del governo regionale e nazione e quindi c’è una sintesi assolutamente perfetta che consente di essere anche ottimisti su questo governo. Dispiace per la bassa affluenza, che dovrà servire da monito per invogliare la gente in futuro ad appassionarsi ala politica e ad andare a votare”.
Ore 18.15: Dati sull’affluenza, a Catania al 52,65%.
Ore 18.10: Catania, Trantino (FdI): “No comment exit poll, parlerò con dati reali”. “Sugli exit poll non commento. Quando avremo il dato reale parlerò”. Lo dice Enrico Trantino, candidato sindaco del centrodestra di Catania, accolto dagli applausi nel comitato elettorale allestito in un albergo nel centro di Catania dove c’è un clima di grande felicità per il successo, assai probabile, del noto avvocato penalista ed esponente di FdI ampiamente in vantaggio secondo gli exit poll.
Ore 18.00: Primi dati ufficiali a Siracusa, in vantaggio Messina e secondo sindaco uscente. Sono stati resi noti i primi dati ufficiali sulle elezioni a Siracusa. Quando sono state scrutinate 12 sezioni su 123, il candidato del centrodestra Ferdinando Messina è in vantaggio con il 32,39 per cento. Segue il sindaco uscente Francesco Italia con il 24,15 per cento. E al terzo posto Renata Giunta con il 18,22 per cento.
Ore 17.50: Cateno De Luca sarà il nuovo sindaco di Taormina (Messina). L’ex primo cittadino del capoluogo peloritano è in vantaggio con il 60% circa delle preferenze. “Sarò il sindaco di tutti”, ha scritto su Facebook De Luca.
Ore 17.10: Proiezioni anche per le città di Siracusa e Trapani, dove si prospetta una sfida al ballottaggio. A Catania il candidato del Centrodestra, Enrico Trantino, risulta avviato verso la vittoria delle elezioni con il 66%.
Ore 17.05: Secondo le prime proiezioni Noto Sondaggi per Vr Sicilia, il sindaco uscente di Ragusa Peppe Cassì sarebbe saldamente in testa alle elezioni Comunali con il 64,2% dei voti. Il candidato del Centrosinistra, Riccardo Schininà, sarebbe al 17,9%.
Ore 16.26: A Ragusa si è toccata un’affluenza del 56,03%, contro il 58,44% del 2018. Ad Acate è andato a votare il 65,86% dei cittadini. A Modica si è recato a votare il 60,49% un totale di 28.933 elettori. A Comiso si registra il 55,36% di affluenza alle urne, sono andati a votare 14.539, contro il 63,32% di votanti nel 2018.
Ore 15.55: Sembra che il capoluogo aretuseo andrà al ballottaggio. Messina e Giunta risultano avanti negli exit poll, ma al momento nessuno dei due avrebbe i voti per vincere.
Ore 15.15: Arrivano i primi exit-poll secondo Noto sondaggi-Vr Sicilia. A Catania Trantino 56-60%, Caserta 27,5-31,5%, Ragusa Cassì 59-63%, Schininà 18-22%, a Siracusa Messina 24-28%, Giunta 23-27%, a Trapani Miceli 42-46%, Tranchida 38-42%, a Modica Monisteri Caschetto 64-68%, Castello 23-27%.
Ore 15: Urne chiuse. A breve l’inizio dello spoglio nei 128 Comuni al voto in Sicilia. Secondo la Regione Siciliana, sono stati chiamati a recarsi alle urne, in totale, 1.387.169 elettori.
CATANIA – SPECIALE AMMINISTRATIVE
SIRACUSA – SPECIALE AMMINISTRATIVE
TRAPANI – SPECIALE AMMINISTRATIVE
RAGUSA – SPECIALE AMMINISTRATIVE
Elezioni in Sicilia, i candidati a Catania
Sono anni difficili per la città di Catania, che si avvicina al momento delle elezioni in un momento difficile della sua storia tra dissesto economico e una storia amministrativa da “rivoluzionare”. Sono 7 i candidati sindaco che si contendono la poltrona a Palazzo degli Elefanti: Maurizio Caserta (Centrosinistra), Enrico Trantino (Centrodestra), Vincenzo Drago (Socialismo Democratico P.S.D.I.), Gabriele Savoca (De Luca per Catania e Sud chiama Nord), Giuseppe Giuffrida (Catania risorge), Giuseppe Lipera (Movimento Popolare Catanese) e Lanfranco Zappalà (Lista Lanfranco Zappalà).
In tutto sono 19 le liste presentate a Catania per le elezioni amministrative/comunali 2023: sette a sostegno di Trantino, sei a sostegno di Caserta, due per Savoca, una ciascuno per gli altri candidati.
Amministrative, partita “aperta” anche a Siracusa, Ragusa e Trapani
Tra le altre città al voto in occasione delle elezioni comunali 2023 in Sicilia ci sono altri tre capoluoghi di provincia oltre Catania. Si tratta di: Siracusa, Ragusa e Trapani.
Nel capoluogo aretuseo la sfida è a 8: oltre al sindaco uscente Francesco Italia, sono candidati Giancarlo Garozzo, Renata Giunta, Ferdinando Messina, Roberto Trigilio, Edguardo detto Edy Bandiera, Michele Mangiafico, Mouddih Abdelaaziz.
A Ragusa, invece, concorrono alla poltrona di sindaco per le elezioni amministrative 2023: Peppe Cassì, il sindaco uscente; Sergio Firrincieli, Giovanni Cultrera e Riccardo Schininà.
Infine, anche Trapani prevede una corsa a quattro per le elezioni amministrative 2023. I candidati sindaco sono Giacomo Tranchida, Maurizio Miceli, Francesco Brillante e Anna Garuccio.
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