L'Etna fa paura, intensa attività dal Sud est, piove cenere - QdS

L’Etna fa paura, intensa attività dal Sud est, piove cenere

L’Etna fa paura, intensa attività dal Sud est, piove cenere

martedì 16 Febbraio 2021

Ma il vulcanologo dell'Ingv Behncke, parlando con il Qds.it, rassicura, "fenomeno esaurito". Crollata una piccola porzione del Sud est, una colata ha percorso diversi chilometri nella Valle del bove <

“Non c’è da preoccuparsi, si è trattato di un parossismo tipico dell’Etna, ma possiamo considerarlo già esaurito”.

E’ rassicurante Boris Behncke, vulcanologo dell’Ingv di Catania, nel parlare dei fenomeni che hanno impressionato – e anche un po’ impaurito – chi vive sulle pendici dell’Etna.

“Una piccola porzione – ha spiegato al Qds.it – del cono piroclastico del cratere di Sud est potrebbe essere crollata a causa della violenza dell’attività esplosiva e dei trabocchi di lava, trascinando a valle il materiale eruttato sul cono nelle scorse settimane”.

“Il crollo – ha aggiunto – è stato probabilmente provocato dal collassamento dei materiali accumulatisi negli ultimi giorni e che sono franati. La lava, dunque, ha traboccato e diversi rivoli sono usciti dal Sud est. Quella che possiamo considerare la colata principale è dunque andata giù rapidamente percorrendo tre o quattro chilometri e raggiungendo il fondo della Valle del bove”.

“Adesso però – ha concluso – non è più alimentata, è finito tutto. Accade sempre così: se durante la fase più imponente di un fenomeno non si aprono fratture, tutto finisce in poche ore. Ecco perché mi sento di tranquillizzare la popolazione”.

Ma i momenti di paura, oggi, ci sono stati, anche quando ha cominciato a piovere non solo cenere ma anche lapilli di alcuni centimetri, per l’intensa attività stromboliana del vulcano.

L’Ingv aveva subito confermato l’attività di fontana di lava dal Cratere di Sud est e la colata che, lungo la parete occidentale della Valle del Bove, ha raggiunto la quota di duemila metri sul livello del mare.

Contestualmente si era sviluppato un altro trabocco lavico dal Cratere di Sud est che si sta espandendo in direzione Nord verso la Valle del Leone.

In questo filmato, realizzato da Pietro Monteleone, si vede appunto il momento in cui comincia la colata con alle spalle una grande fontana di lava.

L’allarme era stato dato sempre dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, che aveva comunicato come, a partire dal tardo pomeriggio, fosse stato osservato l’inizio di un trabocco lavico dal versante orientale del cratere di Sud Est che ha prodotto un modesto collasso del fianco del cono “generando un flusso piroclastico sviluppatosi lungo la parete occidentale della valle del Bove”.

Il fenomeno ha prodotto una nube di cenere che si è dispersa rapidamente da venti in quota verso sud, come si apprezza da questo filmato – diventato virale – diffuso dall’Ufficio stampa del Parco Naxos Taormina.

Secondo l’ultimo comunicato dell’Ingv, l’ampiezza media del tremore vulcanico e i segnali infrasonici permangono su valori energeticamente elevati.
I dati di deformazione della rete GPS non mostrano variazioni significative, mentre la rete clinometrica mostra contenute variazioni (dell’ordine del microradiante) in concomitanza con l’attività eruttiva. pentino incremento.

La sorgente del tremore rimane confinata al di sotto del cratere di SE nell’intervallo di profondità compreso tra 2900 e 3000 metri al si sopra del livello del mare.

L’incremento del tremore è accompagnato da una violenta attività infrasonica con segnali di ampiezza elevata.

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