Una fetta di carne inquina più di un’auto - QdS

Una fetta di carne inquina più di un’auto

Una fetta di carne inquina più di un’auto

sabato 21 Maggio 2022

Inquinamento, enormi consumi d’acqua, abuso di antibiotici. Ecco perché non possiamo più permetterci questa industria della carne

ROMA – Una fetta di carne inquina più di un auto. Il percorso che va dal pascolo alla tavola, infatti, è responsabile di ben 703,69 milioni di tonnellate di emissioni di Co2 annue in Europa, circa il 17% del totale dei gas serra rilasciati nell’atmosfera dell’Ue e, addirittura, il 70% di quelli su scala mondiale. Una cifra impressionante che sorpassa di ben 48 milioni di tonnellate il totale delle emissioni prodotte da tutti gli veicoli circolanti (auto e furgoni) nel Vecchio continente nel 2018. Percentuale legata al comparto che, in solo 10 anni, è cresciuta del 6% il che significa, numeri alla mano, che è come se circolassero 8,4 milioni di auto in più sulle nostre strade. Non si tratta quindi di una questione di gusti o scelte alimentari personali: il problema non è il consumo di carne in sé ma l’industria intensiva che oggi rappresenta una vera e propria minaccia per il nostro ecosistema, sempre più sotto pressione a causa di un’economia del consumo che di circolare ha ben poco.

La Fao ha analizzato i dati sul comparto zootecnico europeo

Questi numeri, che fugano qualsiasi dubbio sulla reale gravità della questione, provengono da una fonte autorevole, ovvero l’Organizzazione dell’alimentazione e dell’agricoltura delle Nazioni Unite (Fao) che ha analizzato i dati sul comparto zootecnico europeo. In buona sostanza, la sola produzione di carne suina, bovina e pollame ci “costa” ogni anno 428 milioni di tonnellate di CO2, un dato che include al suo interno la fermentazione… CONTINUA LA LETTURA. QUESTO CONTENUTO È RISERVATO AGLI ABBONATI

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