Iniziativa Mise, bando integrale sulla Gu n.184 dello scorso 3 agosto. Domande entro il 2 novembre, prestito fino a 30 milioni da restituire in 5 anni
ROMA – C’è tempo fino alle ore 12 del prossimo 2 novembre per accedere alla piattaforma dedicata alle domande finalizzata ad accedere al fondo da 400 milioni destinato a sostenere le grandi imprese in difficoltà finanziaria a seguito dell’emergenza Covid-19, promosso dal Ministero dello Sviluppo economico e istituito dal decreto “Sostegni” (D.l. n. 41/2021).
La misura, gestita dall’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia, prevede il finanziamento di investimenti, costo del lavoro e capitale d’esercizio attraverso prestiti agevolati alle aziende, di durata quinquennale, che saranno concessi entro il prossimo 31 dicembre. Il bando integrale è consultabile sulla Gazzetta ufficiale n.184 dello scorso 3 agosto.
DESTINATARI
Il finanziamento è rivolto alle grandi imprese che operano sul territorio nazionale, fatta eccezione per le realtà attive nel settore bancario, finanziario e assicurativo. Per presentare domanda è necessario che esse, alla data di presentazione della richiesta:
– Si trovino in una situazione di difficoltà finanziaria temporanea, legata all’emergenza Covid-19 e non, invece, dovuta a condizioni pregresse;
– Presentino concrete prospettive di ripresa;
– Siano iscritte al Registro imprese con sede legale ed operativa ubicata sul territorio nazionale;
– Non rientrino tra le realtà che hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali incompatibili dalla Commissione europea;
– Abbiano restituito agevolazioni per le quali è stato disposto dal MISE un ordine di recupero;
– Non siano destinatarie della misura interdittiva prevista dall’articolo 9 comma 2 lettera d) del Decreto legislativo n. 231/2001;
– Non abbiano legali rappresentanti o amministratori condannati per una serie di reati, i quali costituiscono motivo di esclusione dalla partecipazione agli appalti e, inoltre, non siano state oggetto di condanne penali o sanzioni amministrative per violazioni in materia di lavoro e legislazione sociale;
– Non siano sottoposte a procedure di tipo liquidatorio.
IMPORTO DELLE AGEVOLAZIONI
Il finanziamento agevolato, come anticipato, dovrà essere restituito entro cinque anni e, in ogni caso, l’importo concesso alla singola impresa o al gruppo di imprese beneficiare non potrà eccedere i 30 milioni di euro.
In particolare, la cifra erogabile non potrà essere superiore al doppio della spesa salariale annua dell’impresa proponente per il 2019 o per l’ultimo esercizio disponibile (compresi gli oneri sociali e il costo del personale che lavora nel sito dell’impresa ma che figura formalmente nel libro paga dei subcontraenti). Nel caso di realtà create a partire dal 1°gennaio 2019, l’importo massimo non potrà superare i costi salariali annui previsti per i primi due anni di attività. Ancora, l’agevolazione prevista non potrà essere superiore al 25 per cento del fatturato totale dell’impresa proponente nel 2019.
FINANZIAMENTO E OBBLIGHI
Le somme erogate in virtù della predetta misura dovranno essere spese dall’impresa esclusivamente destinate a sostenere i costi del personale e investimenti o capitale circolante da impiegare in stabilimenti produttivi ed attività imprenditoriali, oggetto del piano aziendale, localizzati in Italia.
Senza il preventivo consenso di Invitalia, inoltre, è vietato deliberare o effettuare, a decorrere dalla data dell’istanza e fino all’integrale rimborso del finanziamento, operazioni economiche, finanziarie o patrimoniali straordinarie, non previste nel piano aziendale. Affinché le domande vengano considerate ammissibili, è fondamentale che le imprese interessate presentino un piano di rilancio, che sia realistico e credibile, dell’attività o di un suo asset.
In particolare dovranno indicare:
– le azioni che si intendono porre in essere per sostenere la ripresa o la continuità dell’attività d’impresa;
– le prospettive di collocazione dell’impresa sul mercato, delineando le effettive motivazioni correllate allo stato di difficoltà temporaneo e, ancora, alla capacità di rimborso integrale del finanziamento eventualmente concesso;
– le attività che saranno individuate per ridurre gli impatti occupazionali collegati alla situazione di temporanea difficoltà finanziaria;
– le esigenze di liquidità per il continuo dell’attività, nonché le eventuali ulteriori azioni che si intendono intraprendere con lo scopo di un’eventuale operazione di ristrutturazione aziendale, incluse la cessione o rilevazione dell’impresa o di suoi asset.
PRESENTAZIONE DOMANDE
Come anticipato, le e domande di accesso al Fondo dovranno essere inviate entro le ore 11.59 del prossimo 2 novembre. Le richieste dovranno essere inoltrate attraverso l’apposita piattaforma telematica disponibile sul portale dell’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia (www.invitalia.it).
Gli interessati dovranno registrarsi ai servizi online del portale di Invitalia, accedendo tramite le proprie credenziali Spid. Successivamente sarà possibile generare il modulo della domanda, contenente i dati della società e apporre la firma digitale del legale rappresentante.
L’istanza di accesso al Fondo dovrà essere accompagnata dalla seguente modulistica:
– Piano aziendale di rilancio dell’impresa;
– Dichiarazione sostitutiva sulla spettanza del contributo;
– Modello A1 antimafia;
– Modello B1 antimafia familiari conviventi;
– Dichiarazione antiriciclaggio;
– Dichiarazione casellario giudiziale, carichi pendenti e procedure liquidatorie;
– Dichiarazione di conformità agli originali della documentazione inviata
Con apposito avviso a firma del Direttore generale per gli incentivi alle imprese, il Mise comunicherà l’eventuale esaurimento delle risorse pubbliche disponibili e la chiusura dello sportello telematico per l’invio delle domande.