Forza Forzinetti senza se e senza ma - QdS

Forza Forzinetti senza se e senza ma

Antonino Lo Re

Forza Forzinetti senza se e senza ma

Giovanni Pizzo  |
lunedì 29 Maggio 2023

Il motivo è chiaro dell’intimazione mafiosa, perché questa è classica epistemologia mafiosa

Questa intimidazione contro Giuliano Forzinetti fa schifo ed è pericolosa. Sarebbe giusto che i soloni dell’antimafia, sia istituzionale che ribelle, si facessero vivi, battessero un colpo, e non parlassero solo di se stessi.

Il motivo è chiaro dell’intimazione mafiosa, perché questa è classica epistemologia mafiosa. Forzinetti “avrà scassato la minchia”. Il suo assessorato avrà detto dei no, avrà creato intralci a chi, magari con complici interni, era abituato a fare e disfare a piacimento. Forzinetti ha il delicato, per una città come Palermo, assessorato alle attività produttive, l’ex Annona, un luogo dove si dovrebbero regolamentare attività commerciali. E la parola regole è indigesta ad una città abituata da sempre a non rispettare niente e nessuno, tranne lo zio Totò di quartiere.

La corona di fiori è stata lasciata davanti all’agenzia di assicurazioni di famiglia, un’attività ben condotta da decenni. Il messaggio è chiaro. L’impresa regolare deve cedere il passo a quella irregolare, a volte illegittima, a volte, illecita. Quella dove si ripuliscono i “piccioli di Cosa nostra”, ma anche dove un modello di commercio senza regole ha imperato da sempre. Una volta erano tanti soldi, oggi si riciclano in piccole botteghe, centri scommesse, rivendite di caffè, supermercati, locali di Food & Beverage.

Il suolo pubblico, i connessi regolamenti, il controllo sul Suap, deve essere oggi più che mai rafforzato. La giunta deve essere convocata per dare un segnale fortissimo, non solo di solidarietà ad una delle figure più giovani ed innovative, lo conosciamo bene dagli esordi, per una persona che ha coraggio, ma soprattutto di forza etica. Bisogna alzare l’asticella delle regole, e per chi non si adegua sanzionare con il giusto criterio.

A Forzinetti va la nostra solidarietà e stima, continui con la vis che contraddistingue il suo operato. Amministrare Palermo non è fare passarelle o selfie, o foto ricordo, è lavorare sodo, con la borsa piena di carte da leggere, ore di tavolino su cui sudare. È quello che fa Giuliano Forzinetti, che alla sera vediamo stanco, e a volte pieno di angosce per una città che vuole essere irredimibile. Ma non per lui.

Così è se vi pare.

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