Il responsabile della 3Sun-Gigafactory, Eliano Russo, ha aperto al Quotidiano di Sicilia le porte dello stabilimento
CATANIA – Arrivando a Passo Martino in una giornata di ottobre straordinariamente limpida, il sole illumina con tutta la sua forza il grande stabilimento 3Sun e sembra quasi non vedere l’ora di “farsi catturare” dai pannelli ad alte prestazioni messi a punto da Enel green power. Nell’impianto si respira una calma apparente: in realtà fervono i lavori per costruire nella Zona industriale di Catania quella che anche la presidente della Commissione Ue, Ursula Von Der Leyen, ha recentemente definito la più grande “fabbrica solare d’Europa”, dove verranno prodotte ogni anno celle fotovoltaiche ad eterogiunzione bifacciale (cioè capaci di assorbire la luce solare sia dalla superficie anteriore che da quella posteriore) per una capacità produttiva di 3GW, 15 volte in più rispetto agli attuali 200 MW.
L’investimento è imponente: 600 milioni di euro a cui si aggiungerà un contributo dell’Ue di oltre 100 milioni. Una boccata d’ossigeno per la Città dell’Elefante, dove entro il 2024 verranno assunti mille lavoratori diretti, più una cifra analoga per l’indotto. Ma la scommessa di Enel è anche una buona notizia per il Pianeta. “Una volta installati, questi pannelli – spiega Eliano Russo, il responsabile di 3Sun-Gigafactory che ha aperto al QdS le porte dello stabilimento – potranno produrre fino a 5,5 Terawatt/h all’anno. Significa un risparmio di gas, che non verrà bruciato, pari a un miliardo e 200 milioni di metri cubi in dodici mesi, con un taglio di 2,5 milioni di CO2 all’anno”. In parte ciò permetterà all’Italia e all’Europa di affrancarsi dallo strapotere energetico della Russia, provando inoltre a colmare il gap con la Cina in termini di produzione di impianti fotovoltaici.
Quali sono i mercati su cui puntate?
“I mercati europei, nordamericani e tutti quelli dove vi è una sensibilità ambientale. Tutto ciò che produciamo è sostenibile e rientra in una logica circolare”.
La produzione dei pannelli sarà a impatto zero?
“La Gigafactory sarà alimentata con energia rinnovabile. Installeremo più di 10 megawatt qui sul sito produttivo, sia sul tetto che sulle pensiline dei parcheggi. Chiaramente ci sarà anche una generazione a gas per produrre calore e cooling, ma l’obiettivo è massimizzare il contributo delle fonti pulite. Anche l’energia che andremo a prelevare dalla rete sarà verde”.
Questi pannelli bifacciali si potranno usare anche per il cosiddetto agrivoltaico in modo tale da consentire la contemporanea coltivazione dei campi?
“Assolutamente sì, i pannelli potranno essere montati anche in modalità agrivoltaica”.
Quali sono i vantaggi dei pannelli bifacciali?
“Anzitutto che possono catturare la luce solare da entrambi i lati. In secondo luogo, i nostri pannelli sono realizzati con un materiale come la perovskite che permette di aumentare l’efficienza, arrivando fino al 30% di trasformazione dei raggi del sole in energia”.
Che contributo avrà la Sicilia in termini energetici?
“Parte della produzione verrà localizzata in Sicilia, abbiamo già dei contratti chiusi con player locali per l’installazione dei pannelli che produrranno energia rinnovabile e dunque ridurranno la quantità di gas che andremo a bruciare”.
Sono previsti mille occupati. Quando inizierete ad avviare il processo di selezione?
“Il processo è già partito. A inizio anno avevamo 200 dipendenti, contiamo di arrivare a più di 250 entro la fine dell’anno. L’anno prossimo assumeremo ulteriori 500 unità, per poi andare a completamento entro il 2024”.
Assumerete in Sicilia?
“Chiaramente i bandi sono pubblici e nazionali, ma ci aspettiamo una risposta forte dal territorio”.
Quali sono le figure che ricercate maggiormente?
“Il grosso degli assunti saranno operatori di linea, circa 700 che lavoreranno alla produzione dei pannelli. Verranno impiegati per squadre, con turni di oltre 100 addetti. Sono persone che andremo a formare qui e che verranno dotati di tutti gli strumenti necessari per usare le macchine in maniera ottimale”.
Che competenze occorre avere?
“Sicuramente un’esperienza pregressa nelle linee produttive, anche in altri settori dell’automotive, rappresenta un plus che permetterà ai candidati di posizionarsi meglio in fase di selezione. Contiamo comunque di fare tanta formazione: quello che ci aspettiamo sono soprattutto ‘soft skills’: cerchiamo persone che abbiano una fortissima motivazione a conseguire gli obiettivi e che condividano i valori e la missione dell’azienda”.
E il personale già in organico alla 3Sun?
“Stiamo facendo molta formazione. Nessuno è in cassa integrazione, alcuni stanno studiando i nuovi manuali, altri lavorano su altre attività del gruppo a partire dalla distribuzione. Stiamo cercando di utilizzare al meglio le loro competenze facendo in modo che continuino a sentirsi importanti”.
State rispettando la tabella di marcia sui lavori?
“Assolutamente sì, il cantiere sta procedendo in maniera molto spedita. Contiamo di avviare entro settembre dell’anno prossimo la produzione di 400 Megawatt, per poi raggiungere la piena capacità produttiva a luglio 2024”.