Giuseppe Peralta: “Misiliscemi sarà Comune unito ed unitario” - QdS

Giuseppe Peralta: “Misiliscemi sarà Comune unito ed unitario”

Vito Manca

Giuseppe Peralta: “Misiliscemi sarà Comune unito ed unitario”

giovedì 03 Novembre 2022

Il candidato sindaco punta ad una alleanza con gli altri Comuni e apre il confronto con Trapani e lancia la sua strategia di sviluppo incentrata sui due settori economici chiave: agricoltura e turismo

MISILISCEMI (TP) – Non è soltanto lo slogan della campagna elettorale, “Misiliscemi Insieme”, è molto di più. è la sostanza politica e programmatica della sua candidatura a sindaco. Giuseppe Peralta, medico del lavoro in pensione, punta ad un Comune unito e ad un’alleanza con gli altri Comuni. In particolare con quello di Trapani. Lo strappo territoriale c’è stato ed i misilesi hanno il diritto-dovere di provarci, di verificare fino in fondo la loro richiesta di autonomia. Ma non può essere la contrapposizione territoriale la via da seguire per le otto frazioni “scissioniste”.

Peralta lo ribadisce con forza anche per eludere una delle critiche più decise: quella di essere la testa d’ariete di un tentativo di “colonizzazione” del nuovo Comune. Critica che nasce dal sostegno pieno del sindaco del capoluogo Giacomo Tranchida e di buona parte della coalizione che lo sostiene. Peralta taglia corto sul punto e spiega con dovizia di particolari perché si tratta di un falso problema e perché è comunque necessario collaborare con gli altri enti locali. La vera sfida è un’altra e rimanda alla necessità di organizzare il nuovo Comune, che dovrà presto avere una struttura amministrativa autonoma per realizzare il suo progetto di crescita. Peralta è pronto a tracciare il percorso da seguire.

Come si costruisce un Comune dalle fondamenta? In che modo punta a renderlo autonomo?
“Le fondamenta di un Comune nascituro come Misiliscemi devono essere i valori immateriali del nostro territorio. Tutti i misilesi sono figli della stessa storia e della stessa terra e siamo legati a Trapani da rapporti di parentela o economici, come ad esempio attività commerciali, a prescindere dal nome. Oggi bisogna costruire un senso di appartenenza ad una comunità. Non ci deve essere l’idea di una contrapposizione tra le frazioni, ma un percorso positivo e plurale. L’obiettivo è quello di rinsaldare e fortificare lo scambio generazionale, sociale e culturale tra tutti coloro che vivono oggi a Misiliscemi per dare risposte concrete, attraverso un nuovo modo di intendere e sentire l’appartenenza alla comunità, ai bisogni espressi e inespressi. Ma i valori immateriali non bastano per le fondamenta: ci vogliono anche le strutture. Per rendere autonomo il Comune di Misiliscemi, infatti, lo stesso dovrà dotarsi quanto prima di una macchina burocratica indipendente cercando di attivare tutti gli strumenti di legge disponibili per completare l’intera pianta organica necessaria allo svolgimento di una normale attività amministrativa”.

Che Comune sarà Misiliscemi? A trazione agricola? Oppure turistica?
“Misiliscemi può essere sia a trazione agricola, sia a trazione turistica. Da un lato valorizzando i prodotti della nostra terra attraverso i marchi d’identità, tipici della zona di Misiliscemi. Dall’altro lato, lavorando su percorsi agro-turistici oltre che studiare e promuovere percorsi pedonali, ciclabili e ippovie in prossimità di punti panoramici e di particolare interesse come le saline lungo la Via del Sale, che parte dalla città di Trapani ed arriva fino a Marsala. Infine, reperire fondi per recuperare i resti della nave romana dai fondali di Marausa e creare un Parco archeologico dove poterla accogliere. La spiaggia di Marausa va necessariamente riqualificata”.

Le condizioni idrogeologiche del territorio comunale s’impongono come priorità. Come intende intervenire?
“È notorio che alcune zone di Salinagrande siano classificate come zona R4, dove il Genio Civile di Trapani ha prescritto la inedificabilità per rischio idrogeologico. Il territorio risente di un mancato adeguamento progettuale di opere da parte della Regione Siciliana, prima di gestione dello stesso Genio Civile, adesso dell’Autorità di Bacino Idrografico della Sicilia. La Regione è responsabile delle opere, dei finanziamenti e delle manutenzioni. Per la mitigazione del pericolo idraulico si dovrà intervenire con tecniche di ingegneria naturalistica che possano mettere in sicurezza l’intero territorio a rischio idrogeologico della frazione di Salinagrande”.

Cosa replica a chi ritiene la sua candidatura soltanto un tentativo di colonizzazione dell’amministrazione Tranchida sul nuovo Comune?
“Il Comune di Misiliscemi nasce direttamente da quello di Trapani. Gli interessi, spesso, sono comuni. Ma, nonostante ciò, a noi non interessa una colonizzazione ma una collaborazione diretta con tutti i Comuni vicini: Trapani, Marsala e Paceco. Una collaborazione strategica con Trapani è fondamentale in vista di una ripartizione nell’ambito patrimoniale ancora in atto. Senza, poi, dimenticare i servizi come il trasporto pubblico, i servizi cimiteriali comunali e altri servizi di rete. Misiliscemi non nasce contro qualche Comune, ma nasce per fare sistema come già visto all’interno del Distretto Turistico Sicilia Occidentale e della destinazione turistica West of Sicily. Misiliscemi gioca un ruolo strategico essendo sede dell’aeroporto civile Vincenzo Florio, che per il 75% è all’interno del nostro Comune. Pertanto, ci siederemo al tavolo con i Comuni più grandi come Trapani, Marsala, Mazara del Vallo. Dunque, non una costola di qualcuno ma un nuovo Comune autonomo che ha tutto l’interesse, proprio perché neonato, di collaborare con tutti i Comuni vicini”.

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