Hub portuale di Milazzo tra prospettive e polemiche - QdS

Hub portuale di Milazzo tra prospettive e polemiche

Lina Bruno

Hub portuale di Milazzo tra prospettive e polemiche

martedì 30 Maggio 2023

Nei piani dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto la struttura avrà un ruolo sempre più rilevante per ciò che concerne i traffici energetici e turistici. E c’è anche l’opportunità delle Zes

MILAZZO (ME) – Porto di Milazzo, hub logistico della Sicilia Tirrenica orientale. Molte delle energie spese negli ultimi anni dall’Adsp sono state indirizzate su questa infrastruttura che tra tutte quelle gestite sembra con la più alta potenzialità di crescita.

La partecipazione alla Fiera della logistica internazionale di Monaco di Baviera e i contenuti del video promozionale presentato, in cui si mettono in luce proprio i punti di forza dell’offerta portuale di Milazzo–Giammoro, hanno provocato però anche qualche polemica politica che ha costretto il sindaco di Milazzo Pippo Midili a intervenire. Una polemica nata sul nulla, ha sottolineato il sindaco, “su notizie false diffuse da coloro che non hanno neppure partecipato ai dibattiti in aula col presidente dell’Autorità di sistema, Mario Mega”.

I consiglieri di minoranza avevano accusato l’Amministrazione di voler “svendere” il porto di Milazzo dando una destinazione commerciale e non turistica diventando una sorta di scalo merci dei container per i transiti internazionali. Ma dal contenuto del Documento di pianificazione strategica del sistema portuale (Dpss) emerge che “il porto di Milazzo svolgerà un ruolo sempre più rilevante per quanto riguarda i traffici energetici e quelli turistici”, con la previsione di “un aumento del traffico croceristico con navi di dimensioni più ridotte che potrebbero toccare mete nuove tra cui Milazzo risulta tra le preferite”.

Il Dpss che è stato adottato i primi di maggio e trasmesso ai Comuni dell’area per il parere, prevede la realizzazione di una nuova stazione marittima di fronte ai Molini Lo Presti, al posto dell’attuale Terminal imbarco aliscafi, l’allungamento del pontile Eolie e l’ampliamento del molo Marullo sempre nell’ottica di una crescita turistica. Le finalità commerciali e quelle turistiche convivono nella visione dell’Adsp vista l’area di competenza che comprende il pontile di Giammoro e l’area industriale della Valle del Mela

Dell’hub portuale di Milazzo l’Autorità di sistema ha sottolineato la posizione strategica, al centro delle rotte marittime Nord-Sud ed Est-Ovest del Mediterraneo, ad appena due ore di navigazione dal Porto di Gioia Tauro, dieci ore da quello di Salerno e undici ore da quello di Napoli. Milazzo è servita dall’autostrada che consente di raggiungere facilmente le provincie di Catania, Siracusa e Ragusa verso Sud e quella di Palermo verso Ovest. Infine si trova a mezz’ora di strada da Messina. Le aree retroportuali sono già in gran parte dotate di infrastrutture, ha sottolineato Mega, e con presenza di importanti aziende di livello nazionale ed internazionale, che rientrano nel perimetro della Zes Sicilia orientale con oltre 500 ettari che possono beneficiare di importanti incentivi fiscali e di procedure amministrative semplificate.

Sotto il profilo della convenienza fiscale, nelle aree Zes è infatti previsto un credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali sino a 100 milioni di euro per singolo investimento, con la possibilità di inserire tra gli investimenti agevolati anche quelli degli immobili strumentali presenti o da costruire nell’area. È ridotta alla metà l’imposta sul reddito delle imprese che intraprendono una nuova iniziativa economica, che garantiscono una permanenza nell’area di almeno dieci anni e il mantenimento dei livelli occupazionali. Un nuovo regime di semplificazioni amministrative consente il rilascio delle autorizzazioni edilizie, sanitarie e ambientali per la realizzazione degli impianti produttivi e l’avvio delle attività con autorizzazioni uniche in tempi molto ridotti. Le aree Zes costituiscono quindi un’importante occasione per l’insediamento di nuove attività o lo sviluppo di quelle esistenti che, attraverso il Porto di Milazzo, possono ricevere materie prime e prodotti semilavorati ma soprattutto avviare ai mercati nazionali e stranieri i loro prodotti finiti.

All’attività di promozione delle aree Zes, condotte dalla struttura del commissario governativo con l’Assessorato alle Attività produttive della Regione Siciliana, si affianca quella di sviluppo e potenziamento delle infrastrutture portuali e dei collegamenti di ultimo miglio in corso e in progettazione dalla Adsp dello Stretto. Un impegno finalizzato anche a dotare l’area di una Zona franca doganale interclusa. Il completamento della Banchina XX luglio consentirà di rendere disponibili entro un paio di anni altri 25.000 metri quadrati di piazzali che si andranno ad aggiungere ai 24.000 già disponibili e aumentare così la lunghezza delle banchine di ormeggio.

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