Invictus, 19 storie italiane per dire no al Covid - QdS

Invictus, 19 storie italiane per dire no al Covid

Invictus, 19 storie italiane per dire no al Covid

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giovedì 21 Ottobre 2021

Si chiama “Invictus – Storie di resilienza imprenditoriale” il nuovo libro di David Campomaggiore che in poche settimane ha ottenuto tanti consensi su Amazon (https://amzn.to/3kefX5V) diventando un cult editoriale.
19 storie, 19 testimonianze di imprenditori italiani che, nonostante la difficoltà economica legata alla loro azienda sono riusciti rimettersi in piedi, dopo essere caduti al tappeto più volte.

“Dal 2020” spiega l’autore e imprenditore David Campomaggiore “sono successe tante cose che hanno cambiato il mondo e il modo di fare impresa. Per molti imprenditori è stato devastante. Alcuni hanno perso tanto, a volte tutto. Altri, invece, hanno avuto la forza di reagire ottenendo risultati inaspettati”.

Quasi trecento pagine di testimonianze su come sopravvivere adattandosi al cambiamento, e che possono essere fonte di ispirazione ed insegnamento per chi sta passando un momento difficile ed è con il morale a terra. Un orgoglioso grido di riscatto e rivincita imprenditoriale. Un modo per raccontare, a gran voce, che gli uomini e le donne che decidono di essere imprenditori in Italia, sono dei supereroi che non si arrendono mai.
“Pur essendo ogni storia diversa dall’altra, il filo conduttore che le unisce passa sempre da alcuni punti comuni”, sottolinea l’autore della prefazione, Stefano Versace, fondatore di Konos Gelato is Happiness, la più grande catena di gelaterie italiane in America. “Il primo è legato al cambiamento” continua. “Tutti, per ottenere risultati mai raggiunti prima, sono stati costretti a diventare persone che non erano mai state. Spesso il cambiamento costa dolore ed è la barriera per la quale molti rinunciano. Il dolore può essere costituito anche dall’accettare di lasciare qualcosa di certo per qualcosa di incerto”.

È quello che troverete nella storia di Luca Lixi, consulente finanziario indipendente che lascia il comodo posto in banca per una incerta carriera di trader e formatore. La sua dote principale è stata proprio quella di saper affrontare le paure del cambiamento che inevitabilmente lo hanno tenuto sveglio molte notti. Oggi Lixi è co-fondatore di AEGIS SCF e CEO di Lixi Invest, azienda che si occupa di educazione e cultura finanziaria. Ma non solo, ha anche fondato Wikilix-Finanza Personale, la community di riferimento per quanto riguarda l’alfabetizzazione finanziaria e che vanta 23.000 membri.

Altra caratteristica comune a tutti gli imprenditori protagonisti di “INVICTUS – STORIE DI RESILIENZA IMPRENDITORIALE” è la disciplina, elemento predominante per esempio nell’editore Giacomo Bruno.
Conosciuto come il papà degli e-book, Bruno li ha portati in Italia nel 2002, ben nove anni prima di Amazon o dei grandi colossi editoriali. Per farlo, ha dovuto affrontare un ostracismo assoluto perché nessuno, tranne lui, credeva nel successo dei libri elettrici.

E’ stato un folle visionario che non si è mai arreso dinanzi a nessun ostacolo ed oggi è visto come un esempio di genio, lungimiranza e perseveranza.

“Solitamente si leggono le storie di grandissimi imprenditori come di Steve Jobs, Richard Branson o Elon Musk” prosegue Campomaggiore “ma forse, queste storie, sono troppo distanti dall’imprenditore di casa nostra. Bill Gates può essere sicuramente stimolante intellettualmente ma quanti professionisti italiani diventeranno come lui? Quanti, quotidianamente, dovranno prendere le sue stesse decisioni? Probabilmente nessuno. Questo libro, invece, parla la nostra lingua. Parla all’imprenditore che tutte le mattine con coraggio e determinazione dirige la sua azienda ed è in balia di mille difficoltà”.

Il ricavato di “INVICTUS – STORIE DI RESILIENZA IMPRENDITORIALE” , disponibile su Amazon (https://amzn.to/3kefX5V), verrà interamente devoluto in beneficenza a MicroLab, un’associazione che svolge un lavoro di supporto gratuito a quegli imprenditori che vedono la propria azienda in grave difficoltà economica.

Attiva in Italia dal 2003, MicroLab non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale. Assiste e sostiene la nascita e lo sviluppo di imprese, microimprese e startup, prevenendo il fenomeno dell’usura attraverso forme di tutela, assistenza ed informazione.

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