Isole minori, l’appello di Ginostra al governatore Musumeci - QdS

Isole minori, l’appello di Ginostra al governatore Musumeci

Isole minori, l’appello di Ginostra al governatore Musumeci

mercoledì 18 Dicembre 2019

Gli abitanti scrivono al Presidente della Regione a seguito della distruzione del pontile aliscafi ad opera dei marosi: “Ci aiuti”. Sollecitati interventi per evitare l’isolamento

PALERMO – A seguito della distruzione del pontile aliscafi della minuscola borgata di Ginostra ai piedi dello Stromboli ad opera dei marosi gli abitanti, che fino ad lunedì pomeriggio erano completamente isolati, hanno inviato una nota al Presidente della Regione Nello Musumeci, al Sindaco di Lipari, al Prefetto di Messina e al Capo della Protezione Civile Regionale nonché Commissario per l’emergenza Stromboli Calogero Foti, in cui sollecitano interventi per evitare l’isolamento.

Tra le richieste “l’istituzione temporanea di una navetta che faccia la spola tra Ginostra e Stromboli in coincidenza dei mezzi veloci, in attesa del ripristino e della ricostruzione dell’approdo degli aliscafi, al fine di poter garantire il diritto alla mobilità di residenti e turisti anche in considerazione della difficoltà oggettiva ad operare con l’imbarcazione denominata ‘Rollo’ per via di alcuni mezzi marittimi inadeguati a tale operazioni e per l’avanzata età degli abitanti che avrebbero non poche difficoltà ad arrampicarsi al volo dalla barca ai mezzi in movimento”.

Nella nota, firmata da tutti i residenti, si chiede inoltre: “la messa in sicurezza del Porto di Protezione Civile, del costone roccioso fronte porto ed il ripristino e la ricostruzione a breve termine del molo degli aliscafi per garantire maggiori condizioni di sicurezza”.

“In caso di eventi eruttivi dello Stromboli, che richiedano una rapida evacuazione con mezzi veloci, come avvenuto il 3 luglio scorso, specie di notte – afferma il portavoce degli abitanti di Ginostra Riccardo Lo Schiavo – ogni possibile via di fuga verrebbe di fatto limitata se non completamente preclusa e sotto un vulcano attivo non possiamo permettercelo”.

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