a corte d'appello di Palermo ha dichiarato la nullità del decreto che aveva disposto il giudizio, decisione che ha comportato l'annullamento del dibattimento
Tornano liberi 15 tra boss, gregari ed estortori del mandamento mafioso di Brancaccio.
La corte d’appello di Palermo ha dichiarato la nullità del decreto che aveva disposto il giudizio, decisione che ha comportato l’annullamento del dibattimento che in primo grado si era concluso con condanne pesantissime per gli imputati
. I giudici hanno disposto la scarcerazione di tutti limitando le misure restrittive al solo obbligo di firma. Il procedimento nasce da un’inchiesta del 2017 della Dda di Palermo che azzerò il mandamento di Brancaccio. Secondo i legali di alcuni imputati il gup che dispose il rinvio a giudizio si sarebbe dovuto astenere perché aveva firmato le proroghe delle intercettazioni. Nonostante le eccezioni dei difensori si è celebrato il primo processo. Ora l’appello con la decisione sulla nullità.
Tra gli imputati condannati e scarcerati i boss Giovanni Lucchese e Giuseppe Caserta che in primo grado erano stati condannati, rispettivamente, a 17 e a 18 anni di carcere